Calciomercato Napoli, prede silenziosamente forma la squadra di Antonio Conte. Perché in attesa dell'annuncio ufficiale previsto nelle prossime ore, il neo tecnico azzurro è già da diversi giorni in contatto col neo Ds Giovanni Manna per tracciare il Napoli che dovrà venirne fuori tra cessioni e acquisti. Serve ovviamente come il pane un difensore considerando che l'erede di Kim Min-Jae non è mai davvero arrivato e occhi a rinforzi anche sulle fasce, sia difensive come sulla zona sinistra dove Mario Rui farà spazio che in quella offensiva dove si cercherà di portare un esterno incisivo sulla corsia destra e innesti ovviamente anche in mediana.
Ma occhio soprattutto in attacco per il ruolo da centravanti dove, ancor prima che il mercato entri effettivamente nel vivo, già spuntano parecchio profili per sostituire Victor Osimhen. Perché si è sempre dato per scontato che il nigeriano partirà. E giustamente considerando la volontà del giocatore e il rinnovo contrattuale strategico proprio per indirizzare una cessione estiva. Ma tra la teoria e la pratica c'è sempre una bella differenza spesso e volentieri e al momento subentra un intoppo: non ci sono offerte per Osimhen. E' vero che la sessione potrebbe infiammarsi dopo l'Europeo, ma al momento non sembrano esserci squadre concretamente interesaste a sferrare un assalto importante dal valore della clausola rescissoria.
Il Chelsea sembra che non lo abbia inserito nella lista rinforzi, dalla Francia l'Equipe annuncia di una ritirata del Paris Saint-Germain e l'Arsenal al momento non ha mai manifestato un concreto interesse. Resterebbe, salvo nuogvi ingressi inaspettati o ripensamenti di una di queste, solo l'ipotesi Arabia Saudita che ha fortemente tentato il giocatore e che sembra pronta a riprovarci quest'anno. Oppure spunta un altro scenario: quello di una clamorosa permanenza in azzurra. E se fosse lui il bomber di Conte alla fine, e magari stimolato a restare proprio per l'arrivo del tecnico pugliese? E se fosse Kvaratskhelia il grande partente e non Osimhen? Uno scenario che, almeno considerando le premesse e il forte contratto che lega il pallone d'oro africano, non è totalmente da escludere.
Ci sarebbe un grosso problema nel caso: l'ingaggio da 10 milioni di euro. Abbondantemente oltre il tetto massimo partenopeo e portato così in alto solo in ottica di una cessione che appunto si dava per certa. Come si gestirebbe la questione a quel punto? Non ci sarebbero altre vie: gestendola prendendosei carico di questo enorme stipendio - che andrebbe a sovrapporsi a quello di Conte - per sperare in un'annata decisamente più di livello per Osimhen così da rendere possibile la cessione non quest'estate ma in quella datata 2025. In tutto questo ci sarebbe un'altra cosa da considerare, ovvero che Osimhen con la sua partenza finanzierebbe il mercato napoletano. Se non dovesse partire si farebbe comunque ma non attorno ai 200 milioni di euro ma decisamente di meno. Cosa accadrà? Nel frattempo tutto tace.