Notizie - Quarto - Barbieri, parrucchieri e centri estetici protestano creando un negozio virtuale con 40-50 delle loro attivita in aperta campagna con sedie da taglio e mantelle monouso,e lettini estetici con tanto di misure di sicurezza. Muniti di guanti e mascherine,una protesta pacifica arrivata dopo due mesi di attività chiuse e per il prolungamento loro delle riaperture a giugno per la FASE 2.
I coiffeur Intemerato Costantino, Sandro Lugello, Salzano Giuseppe, Brescia Giuseppe, promotori dell'iniziativa in collaborazione con tutti i colleghi chiedono:di non aprire domani perché c'è ancora pericolo di contagi, ma chiedono tutela a tutte le partite IVA di cui lo stato ha dato solo 600 euro e qualcuno ancora non ha percepito, per non parlare delle casse integrazioni che i collaboratori da due mesi aspettano ancora, quindi maggiori aiuti economici alle categorie.
Non è possibile che una nostra partita IVA aperta valga per lo stato svariate migliaia di euro e chiusa adesso 600 euro. Noi abbiamo una DIGNITÀ. Siamo stanchi di subire. Non si sa ancora una procedura per il nostro futuro,per come apriremo, con quali restrizioni?c'è tanta paura, tanta ansia per questo dopo guerra..oltre a questo dobbiamo combattere anche contro all'abusivismo che si è creato,di tante persone che hanno bisogno lavorando a nero,ma tutti qui adesso abbiamo bisogno..