Il Napoli esce dallo stadio San Siro raccogliendo uno scialbo pareggio. Uno 0-0 che non dà e non toglie nulla alla squadra azzurra che dopo il patatrac casalingo contro la Roma di una settimana fa, aveva la necessità di ritrovare la vittoria e rimettersi in marcia per la lotta scudetto. Il pari di Milano decreta infatti il sorpasso ufficiale della Juventus che balza al 1° posto in classifica scalzando il Napoli che era solo al comando dalla 17° giornata. In un campionato come quello di quest’anno dove sia Juve che Napoli hanno volato fino ad ora a ritmi altissimi con strisce di vittorie consecutive impressionanti, aritmeticamente parlando un pareggio è quasi paragonabile ad una sconfitta. Soprattutto poi a 10 giornate dalla fine. In quest’ottica fanno riflettere alcune scene viste in campo ieri sera nel secondo tempo di Inter-Napoli:
Scelte e atteggiamenti che fa strano vedere in gare a ridosso delle settimane in cui il Napoli ha potuto allenarsi tutti i giorni dopo le eliminazioni dalle Coppe, che per qualcuno sono state accolte ben volentieri dalla squadra. E’ curioso come proprio nelle due settimane in cui gli azzurri hanno “evitato” le partite degli ottavi di Europa League, siano arrivate 1 sconfitta e 1 pareggio con 1 solo punto totalizzato in campionato e con la Juve che ha recuperato 5 punti sul Napoli. Adesso il rischio di vedere i bianconeri a +4 è altissimo, con Juve-Atalanta di mercoledì alle 18:00 che diventa un crocevia delicatissimo per il Napoli.
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