Conclusi i quarti di finale di Champions ed Europa League, è tempo di fare un bilancio sui primi verdetti della stagione europea: è il trionfo del calcio spagnolo, che si appresta a superare l'Inghilterra nel ranking Uefa, ma anche la conferma positiva del modello tedesco e quella negativa che ormai accompagna da tempo la nostra Serie A...
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SPAGNA - Punti totali ranking Uefa: 82.329 (2); Punti stagionali ranking Uefa 19.000 (1); Squadre ancora in corsa: 5 (Real Madrid, Barcellona; Atletico Madrid, Valencia, Athletic Bilbao)
Al momento la Liga è il modello da seguire a livello europeo, anche se ringrazia l'effetto di un campionato a "due velocità", per questo non esattamente appassionante. Barcellona e Real Madrid giocano il miglior calcio del mondo e le comprimarie di maggior qualità (Atletico Madrid, Valencia, Athletic Bilbao) possono permettersi di gestire due competizioni con maggiore serenità perché comunque il distacco dalla vetta della Liga rimane incolmabile.
Le imprese del Bilbao e la consistenza di Atletico e Valencia in Europa League quest'anno hanno fatto la differenza: il calcio spagnolo realizzerà il miglior punteggio stagionale nella storia del Coefficiente Uefa superando la barriera dei 20 punti e probabilmente prendendo anche la vetta della classifica ai danni della Premier League.
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INGHILTERRA - Punti totali ranking Uefa: 83.785 (1); Punti stagionali ranking Uefa 14.625 (2); Squadre ancora in corsa: 1 (Chelsea)
La versione moderna del calcio inglese, figlia dei centrocampisti muscolari d'inserimento "alla Gerrard", non è riuscita a reinventarsi di fronte all'innovazione super-tecnica dei top team spagnoli, motivo per cui le grandi d'Inghilterra hanno perso la loro leadership continentale nello spazio di 2-3 stagioni.
Quest'anno la Premier è stata "salvata" dai punti conquistati da Stoke, Fulham e Birmingham, che hanno compensato i flop pesantissimi delle due squadre di Manchester, mantenendo l'Inghilterra ancora in vetta alla classifica provvisoria. Solo un impronosticabile exploit del Chelsea, però, potrebbe rimandare il sorpasso spagnolo in questo finale di stagione.
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GERMANIA - Punti totali ranking Uefa: 74.519 (3); Punti stagionali ranking Uefa 14.583 (3); Squadre ancora in corsa: 1 (Bayern Monaco)
Quello tedesco è un esempio di crescita forse un po' lenta ma sicuramente costante, perché fondata su una base solida come la presenza dei tifosi allo stadio e il merchandising, più che sui diritti televisivi. La Bundesliga ormai ha staccato l'Italia e si gode il suo quarto posto in Champions, nonostante Mainz e soprattutto Borussia Dortmund abbiano deluso profondamente quest'anno in Europa.
La crescita della Germania non è solo una questione di stadi, economia e risultati, ma si riflette anche sui vivai e di conseguenza sul calciomercato, basti pensare agli ultimi prodotti vincenti esportati dalla Bundesliga: Özil è quello con il profilo più alto, ma anche Klose, Vidal, Khedira, Demba Ba e Papiss Cissé hanno saputo fare la differenza.
Tutto oro quel che luccica? Non proprio, visto che la Germania non vince un trofeo europeo dal 2001: molto, troppo tempo.
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ITALIA - Punti totali ranking Uefa: 59.981 (4); Punti stagionali ranking Uefa 11.357 (6); Squadre ancora in corsa: 0
Un campionato che continua a rimanere schiavo degli affari. Sia quelli di una classe dirigente da pensione d'invalidità, sia quelli - ultimamente - di una fetta di giocatori che per assecondare vizi diversi sono finiti nelle mani della malavita. Il nostro è un torneo marcio, diventato ormai espressione mediatica delle difficoltà dell'intero Paese.
La speranza è tutta nei segnali di cambiamento: la rinascita bianconera nel nuovissimo Juventus Stadium, il Napoli di De Laurentiis che stupisce tutti in Champions, l'Udinese che continua a sfornare giovani di qualità, forse anche la Roma "catalan-americana"... Boccate d'ossigeno necessarie in uno scenario d'aria viziata.
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PORTOGALLO - Punti totali ranking Uefa: 55.013 (5); Punti stagionali ranking Uefa 11.500 (5); Squadre ancora in corsa: 1 (Sporting Lisbona)
Per la seconda stagione consecutiva le squadre lusitane hanno fatto meglio delle italiane. Lo scorso anno gran parte del merito era stato del Porto di Villas-Boas e dell'incredibile Braga, mentre questa volta ci hanno pensato Benfica e Sporting. La SuperLiga portoghese rimane anni luce distante alla Serie A in termini di qualità e impatto economico, ma i risultati degli ultimi tempi dimostrano come il solo fatto di "giocarsela alla morte" anche in Europa League possa fare la differenza.
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FRANCIA - Punti totali ranking Uefa: 54.178 (6); Punti stagionali ranking Uefa 10.500 (7); Squadre ancora in corsa: 0
Probabilmente a inizio stagione i francesi si aspettavano fuoco e fiamme dal Lille di Hazard e dalle palate di denaro del PSG, ma per adesso sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Garcia e Leonardo non sono arrivati alla fase a eliminazione diretta, mentre Lione e Marsiglia hanno provato a tenere alto l'onore transalpino ma sono cadute sul più bello. Dopo l'exploit di due anni fa la Francia è tornata a un'anonima mediocrità, in attesa che i soldi degli sceicchi diano i loro frutti...