Pasquale Mazzocchi non sarà un altro Bartosz Bereszynski. Il prossimo acquisto del Napoli, in arrivo dalla Salernitana, magari non sarà il nome più altisonante possibile alle orecchie dei tifosi, ma è un calciatore di sicura utilità che potrà dare una mano ad una squadra, quella di Walter Mazzarri, in difficoltà. Ha una grande chance davanti a sé, perchè lascia la Salernitana ultima in classifica ed approda nella squadra della sua città, in una situazione non del tutto tranquilla ma sicuramente con condizioni migliori e, tecnicamente, uno scudetto sul petto. Che, per un napoletano che veste la maglia del Napoli, può spingere a dare qualcosa in più.
Detto questo, Pasquale Mazzocchi non è un perfetto alter-ego di Giovanni Di Lorenzo. Non lo è per caratteristiche tattiche, perché nasce ala e poi sviluppa la sua carriera sulle due fasce, avanti e indietro. Al Parma si alterna a fare il terzino e l’ala sull’intera corsia laterale, al Perugia si divide 46 partite in entrambi i ruoli (e nove presenze da terzino sinistro), al Venezia si guadagna la Serie A prevalentemente da terzino di una linea a quattro, alla Salernitana con Davide Nicola, Paulo Sousa e Simone Inzaghi - fautori principalmente di una difesa a 3 - torna ad avanzare il suo baricentro occupando la fascia destra (e in alternativa la sinistra, 30 presenze a 14, più altri 12 match da terzino destro).
Non inganni la questione tattica, perchè Mazzocchi - come Di Lorenzo - sembra avere le caratteristiche per poter fare della fascia destra il suo terreno: le heatmap stagionali in Serie A sono abbastanza sovrapponibili, in quella di Mazzocchi si aggiunge una certa intensità sulla fascia sinistra che potrebbe tornare utile in attesa del rientro di Mathias Olivera. Un terzino duttile come lo era Elseid Hysaj, ma con maggiore propensione offensiva. Non ruberà gli occhi dei tifosi, forse, ma non arriva semplicemente per giocare le briciole che Di Lorenzo lascia ai suoi vice da tempo. Non sarà un altro Bartosz Bereszynski, insomma.