Se il calcio fosse come la matematica, Borussia Dortmund-Real Madrid sarebbe dovuta finire 1-4, e non 4-1 come poi effettivamente accaduto. Il pallone è rotondo e, mai come in questo caso, una semifinale di Champions è apparsa come l'apoteosi del caos, un omaggio alla volubilità di Eupalla - ringraziando Brera - e quell'imprevedibilità che rende questo gioco meraviglioso. I numeri vengono in soccorso, perché è incredibile notare come la squadra che Klopp ha disposto in campo abbia strapazzato una formazione otto volte più costosa. Negli undici interpreti del Borussia Dortmund ci sono ben quattro giocatori arrivati a parametro zero o dal vivaio (Weidenfeller, Piszczek, Gotze e Schmelzer), mentre il più costoso è stato pagato 18 milioni di euro ed è Marco Reus, che per un tempo ha fatto saltare gli equilibri della difesa madrilena ogni volta che sfiorava il pallone. Ed è andata particolarmente male al Borussia, perché Reus è un prodotto delle giovanili ed è esploso solamente quando ha lasciato i gialloneri, passando al Borussia Moenchengladbach dopo una breve esperienza nelle serie inferiori. Insomma, senza la spesa per Reus i milioni spesi dai dirigenti teutonici per formare l'ingranaggio magnifico che è ora sarebbero stati solamente 22. Hummels, Gundogan e Lewandowski, attuali uomini mercato, sono stati pagati poco più di 13 milioni. Come Alvaro Pereira all'Inter o Martinez alla Juventus. Un totale di circa 40 milioni.
Ben diversa la situazione del Real Madrid, che ha speso la stessa cifra solamente per accaparrarsi le prestazioni di Modric, posizionato dietro l'unica punta Higuain nello scacchiere tattico di Mourinho. Il franco argentino è il meno costoso (13 milioni di euro), con Khedira (valutazione più o meno simile), Varane (poco più di 10) e Diego Lopez, acquistato a 3,5. Poco più in su Ozil (circa 20 milioni) e poi è il momento dei carichi: Ramos, Pepe e Coentrao a 30, Xabi Alonso a 34, Ronaldo 94. 320 milioni di euro spesi per costruire un undici magnifico ma che viene umiliato in semifinale di Champions - una partita che vale un decennio, dalla girata di Zidane - dai ragazzini del Borussia Dortmund. I numeri non mentono e danno la dimensione dell'impresa giallonera. Perché, volendo concludere il reportage matematico fino in fondo, bisogna considerare la qualità delle riserve: Di Maria, 24 milioni di euro, Kakà, 66 milioni di euro. Farebbe 90, mandando la cifra a dieci volte quella spesa dal Borussia. Ma non finisce qui: c'è anche Benzema, 40 milioni pagati solamente per lui, quanto tutto l'undici di Klopp. Il calcio è meraviglioso anche per questo.