Arbitri, che passione! Non per tutti, ma sicuramente per quelli che adocchiano al microscopio ogni sfaccettatura delle decisioni domenica dopo domenica. Finendo per essere quasi travolti dalle differenze nel metro di giudizio, con polemiche a non finire che derivano dal fischio o non fischio dell’arbitro che ogni giornata si presenta sul terreno di gioco. In Serie A, purtroppo, non sta girando nel verso giusto per i fischietti.
Lo spunto arriva dall’edizione odierna di Repubblica, che scrive:
“Più difficile da spiegare è la difformità di giudizio. Motivo per cui tutti o quasi i dirigenti italiani hanno fatto squillare i telefoni dei vertici arbitrali. In questa stagione sono stati fischiati troppi rigori: da fine ottobre il numero è sceso, ma fino a quel momento la media era di un rigore in più a giornata rispetto alla scorsa stagione. I giovani però sono più predisposti degli “anziani” a seguire la direttiva: basta “rigorini””
Come sono posizionati ed inquadrati contrattualmente gli arbitri nei cinque grandi campionati d’Europa?
Per sapere cosa pensi il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, tra le tante dichiarazioni di questi ultimi anni, basta tornare ad una intervista rilasciata a Repubblica nel maggio del 2018:
“Il Var sarà il salvavita del calcio, ma dev'essere utilizzato in modo diverso. In cabina di regia non dovrebbero andare degli altri arbitri: piuttosto dei tecnici da formare ad hoc. Gli arbitri non devono più stare nella Figc, andrebbero assunti come dei liberi professionisti dalla Lega e se sbagliano per tre volte di fila essere sospesi. Il loro è un ruolo super partes, invece pretendono pure il diritto di voto in Federazione, per schierarsi da una parte oppure dall'altra"