Ultime notizie Napoli - L’oggetto misterioso non è più tanto misterioso. Per la soddisfazione dell’attesa di tutti, Natan ha debuttato con la maglia del Napoli. Quattro minuti scarsi, non di più, inserito da Rudi Garcia per rimpolpare numericamente una linea difensiva che, comunque, ha sofferto nonostante la presenza in campo di tre difensori centrali e due terzini. Però Natan è entrato, Rudi Garcia l’ha ritenuto capace di poter giocare quattro minuti da braccetto centro-sinistro di una difesa a cinque, o centrale sinistro di una linea a tre - come ha fatto al Red Bull Bragantino. Un modo per inserirlo, pragmaticamente e nell’emergenza, in un meccanismo che può tornare più facilmente alla mente.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Al minuti 91 e 15 secondi, un’entrata in scivolata su Ricardo Horta in area di rigore. Irruenta, avventata, dettata dall’esigenza di chiudere in qualsiasi modo l’area di rigore per salvaguardare il risultato. Eppure sarebbe bastato qualche centimetro in più per prendere anche il piede di Ricardo Horta, ed incappare in un possibile fallo da rigore. Natan è questo qui, per quanto si è potuto vedere anche a Castel di Sangro. Un difensore con doti atletiche apparentemente notevoli, da sgrezzare, arrivato con un problemino al ginocchio di cui Garcia ha svelato l’esistenza dopo un mese. Con tanti spigoli da smussare, perchè certe leggerezze possono costare carissimo. Ma su questo aspetto deve metterci le mani lo staff tecnico, e dà una mano un connazionale e compagno di reparto come Juan Jesus.
Il 10 gennaio 1993, a San Siro, il Cagliari di Mazzone andò a giocarsela col Milan di Fabio Capello, imbattuto da 49 gare: Pierpaolo Bisoli in scivolata stese Donadoni in area, rigore e 1-0 finale di Papin. L’allora Sor Carletto, nel post-partita, regalò una perla che può essere traslata alla serata di ieri: “difensore scivoloso, difensore pericoloso”. Tecnicamente, ieri sera è stato un battesimo di fuoco per Natan. Per non esser mandato allo sbaraglio, servirà qualche allenamento in più.