L’estate del 2018 fu una delle più divertentI degli ultimi tempi, lavorativamente parlando. Ci fu un momento in cui Dimaro-Folgarida sembrava il centro del calciomercato nazionale ed internazionale: dopo aver assistito due anni prima alla querelle Higuain resta-Higuain va via-Higuain non andrà mai alla Juventus-l’asteroide più probabile dell’addio di Higuain-la clausola pagata-i comunicati firmati da De Laurentiis nei confronti del Pipita, la domanda ‘chi sarebbe arrivato al posto di Higuain?’ ebbe come risposta Arkadiusz Milik, due crociati in due anni. Nel 2018 Carlo Ancelotti al posto di Sarri. E di conseguenza, l’idea che col suo arrivo in panchina sarebbero approdati in azzurro colpi di prestigio. Invece no, ci fu quell’indimenticabile “sono io il vostro Cavani”, ed anche altro.
Uno dei nomi più chiacchierati di quel luglio fu quello di Karim Benzema, all’epoca accostato anche al Milan dopo esser sembrato in uscita dal Real Madrid. E all’attaccante francese vennero rivolte, il 20 luglio, delle dichiarazioni indelebili da parte del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis:
“Io voglio i giovani! Che devo prendere due vecchi? Con tutto il rispetto per Di Maria e Benzema. Poi devo accontentare i tifosi? Ma loro fanno i sostenitori, mica gli allenatori”
Apriti cielo: le dichiarazioni fecero il giro d’Europa e, nel giro di qualche ora, arrivò la piccatissima e diretta risposta di Benzema in una Instagram Story:
"Un altro folle da aggiungere alla lista, non se ne può più!"
De Laurentiis battè ritirata in un’intervista a Sky, provando a calmare le acque:
“Non conosce la nostra ironica impostazione di questa rubrica quotidiana. Mi dispiace si sia arrabbiato, non volevo assolutamente mancargli di rispetto. Però ad oggi non è un calciatore che fa per noi, probabilmente qualche anno fa lo avremmo preso. Purtroppo aveva altri pensieri per la testa. Di Maria? Nemmeno lui è un nostro obiettivo"
Falso allarme, in attacco arrivarono Simone Verdi ed Amin Younes, senza contare il girovago Carlos Vinicius. Benzema era, semplicemente, inarrivabile.
A distanza di quasi quattro anni, le dichiarazioni di De Laurentiis fanno sorridere: Benzema era ed è rimasto un sogno irrealizzabile per le politiche economiche societarie, e nel frattempo dal 2018 ad oggi ha messo a segno 117 gol in 180 partite, di cui tre ieri sera decisivi per sbattere fuori il Paris Saint-Germain dalla Champions League; i centravanti del Napoli Arkadiusz Milik e Victor Osimhen - Mertens escluso per limiti di età - ne hanno messi assieme 55 in 133 partite. Sono giovani, come piace a De Laurentiis. Che estate, quella del 2018. Indimenticabile, anche per certe frasi rumorose.
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