Addio Ancelotti, i saluti dell'incoerenza: solo otto azzurri non l'hanno omaggiato, dal caso Ghoulam al tormentato Mertens
La corsa al saluto via social a Carlo Ancelotti dopo l'esonero ha fatto sorridere. Al di là dei calciatori molto vicini al tecnico, anche nei momenti di difficoltà , fra i calciatori del Napoli ricorsi al mezzo di comunicazione più rapido di tutti vi è sicuramente più di un azzurro che abbia avuto problemi, nel corso degli ultimi mesi, con Carlo Ancelotti, o con il suo staff (ringraziato, invece, da quasi tutti via social quasi con una sottolineatura particolare), criticandone le metodologie o arrivando a incomprensioni personali.
Ma chi della rosa azzurra non ha utilizzato i social per l'ultimo saluto al Re di Coppe dopo l'esonero da parte di Aurelio De Laurentiis? Magari han scelto il messaggio privato, magari si son detti a quattr'occhi ciò che avevano da dirsi. Che forse è anche meglio di mostrare pubblicamente e platealmente armonia in un gruppo che nelle ultime settimane di equilibrio e armonia ne aveva davvero poco. Questi gli azzurri che non han pubblicato via social il saluto a Carlo Ancelotti, sono 8, per motivi diversi ovviamente:
CHI NON USA I SOCIAL
Orestis Karnezis, che non ha profili social ufficiali;
Nikola Maksimovic, che non ha profili social ufficiali;
Josè Maria Callejon, che ha sì un profilo Instagram, ma inattivo dal 2015, oltre ad avere una situazione particolare con la società ;
Mario Rui, che non utilizza il profilo Instagram da giugno 2019;
CHI USA I SOCIAL
Lorenzo Tonelli, che per ovvi motivi non s'è sentito pubblicamente in dovere di farlo, non avendo praticamente mai preso parte attiva alla stagione;
Faouzi Ghoulam, in totale rottura con allenatore e staff. Sicuramente fra quelli che volutamente (e coerentemente) non l'hanno fatto, Faouzi ha però fatto i complimenti alla squadra via Instagram per il 4-0 ai danni del Genk;
Elseid Hysaj, un altro di quelli con le presenze centellinate in questa stagione, utilizzato da Carlo Ancelotti solo in casi di estrema emergenza;
Dries Mertens, che fra la situazione contrattuale e quella panchina mai andata giù nel suo Belgio, a Genk, non se l'è sentita di scrivere pubblicamente un messaggio d'addio, pur utilizzando i social spesso e volentieri.