Serie A - Inter Juve 2018, l'ex arbitro De Santis con parole clamorose prima parla di Calciopoli bis e poi attacca Orsato definendolo senza attribbuti. In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Massimo De Santis, ex arbitro:
“Mi domando a che cosa serve la procura federale nell'ambito della FIGC se poi si agisce solo su input della Procura della Repubblica. La domanda che mi pongo su Orsato è come si fa a non prendere un provvedimento in tal senso. Come tutti gli arbitri anche lui può sbagliare, ma un tempo gli errori potevamo vederli solo dopo, oggi ci sono soggetti in una stanza con dei monitor ed in tempi rapidi davanti ad un replay non sanno prendere decisioni? La gente vuole che una partita di calcio termini senza contestazione, fermo restando che esisterà sempre almeno un parere controverso. Ma in casi come quello di Orsato e tanti altri, se mettiamo l'ausilio televisivo, 60 mila persone dallo stadio e i milioni che stanno a casa hanno possibilità di capire. Valeri e Orsato hanno fatto finta di non vedere? Da arbitro per la posizione di Orsato dovrebbe aver visto che lì c'è un provvedimento disciplinare. Puoi sbagliare sul rosso o giallo, ma il provvedimento c'è tutto. Il file audio potrebbe non esserci mai stato, perché Valeri, sbagliando, in quel momento l'ha ritenuto da ammonizione e quindi non è intervenuto. Orsato sbagliò tutta la partita Inter-Juve, ma un qualsiasi arbitro, anche un ragazzo dell'Eccellenza, messo nella stessa posizione di Orsato, l'unico dubbio che può avere è se cacciare il cartellino giallo o rosso. In una partita così importante, se fossi stato al VAR l'avrei chiamato e gli avrei detto che magari non è rosso, ma almeno giallo sì. Molti arbitri sono intimoriti ad oggi, ma se io avessi avuto la fortuna di arbitrare in questo momento con tutti questi strumenti, avrei potuto arbitrare camminando. Hai tutte le possiblità di poter decidere con tranquillità, un arbitro con gli attributi va a bordo campo a rivedere l'azione. Stanno attaccati ai protocolli, ma se neanche Valeri si è accorto che quello era quantomeno giallo, è una classe arbitrale da cancellare. L'espulsione di Zidane arrivò per via contorta, ma fu giusta. La personalità ed il carattere fanno la differenza, ma è indubitabile che il calcio è stato invaso dal mezzo televisivo".