Ultimissime calcio - Oreste Vigorito, imprenditore di lungo corso nel settore dellâeolico e presidente del Benevento, con 15 punti di vantaggio sulla seconda nel campionato di Serie B, non vede l'ora di ritornare in Serie A e ne parla al Corriere del Mezzogiorno.
«à sempre facile capirli dopo gli errori, bisognerebbe accorgersene prima. Ma nessuno è infallibile, io ho imparato però. E se torniamo tra i grandi in Serie A, le assicuro, ci rimarremo. Senza soldi non si vince, e questo è assodato. Noi proveremo a stare a galla, basandoci sulle nostre forze e sulle nostre competenze. Venti milioni di fatturato sono il nulla rispetto ai 500 della Juventus. Noi 7 milioni di incassi allo stadio li facciamo in un anno, al Milan e allâInter basta il derby.
«Parto dai calciatori e dallâabitudine che hanno a sentirsi privilegiati e assoluti protagonisti di un mondo dorato. Chi è al Benevento deve sentirsi ânormaleâ, dare tutto per la maglia e per lâorgoglio. Poi so io come premiare. Domenica scorsa, dopo il pari con la Salernitana, ho dato comunque il premio partita ai ragazzi. Non lo fanno mica tutti i presidenti?.
«Benedico il momento in cui ho incontrato Pippi Inzaghi la prima volta, grazie al suggerimento del mio prezioso direttore sportivo Pasquale Foggia. Era estate. Ho chiamato tre allenatori, più o meno famosi, ma in quel momento erano in vacanza. Per quelli che fanno calcio le vacanze sono sacre, ma chi lo ha stabilito? Quando cercai Pippo era appena arrivato a Formentera, il giorno successivo prese un traghetto, un aereo e mi raggiunse. Andammo al ristorante e per tutta la durata del pranzo mi sentii quasi in disparte».
«Vorrei avere soltanto la fortuna di De Laurentiis. Ha cinque milioni di tifosi nel mondo. Questo conta».