Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Questa volta il turno lo apre il Napoli al sabato sera. E lo apre in maniera spettacolare. L’inizio somiglia tanto a quello di S.Siro. Due goal in sette minuti. Il primo è di Hamsik. Qualcosa di mai visto prima. In tuffo, di testa, di contro balzo nel palo lontano. Una giocata che pensano pochi calciatori al mondo e con un coefficiente di difficoltà infinta. Il raddoppio è di Insigne. Tre tocchi e palla in buca. Uno schema di ripartenza da calcio a 5. Portiere, intermedio, pivot. Solo che gli uomini di Sarri lo sciorinano su di un campo di calcio. Nell’occasione la giocata di Zielinski è semplicemente straordinaria.
Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Pochi minuti e ci si rende conto dell’ importanza del polacco e di Diawara. Sarri a Bologna cambia i due terzi del centrocampo. Il reparto più importante. Altri piedi. Altra tecnica. Altra velocità di esecuzione e di pensiero. Contro il Palermo la loro assenza si sentì eccome. La differenza la fanno sempre i piedi migliori. E loro li hanno. Spiace dirlo, ma senza Jorginho il pallone viaggia ad un’altra velocità e quasi mai all’indietro.
Il giorno dopo la ventitreesima giornata. A Bologna andranno di scena anche i “ cinque minuti “di Callejon. Prima si dedica alla pallavolo nella propria area di rigore. Dagli undici metri si presenterà il “simpaticissimo” Mattia Destro e Reina lo stregherà . Poi Callejon prosegue e scalcerà indispettito un avversario. Doppio giallo e doccia anticipata. La parità numerica verrà ristabilita da Hamsik con un lancio sontuoso di sinistro a Mertens e dallo stesso belga che brucerà Maglietta in velocità . Il difensore rossoblu lo abbatterà . Rosso sacrosanto. Poi dalla conseguente punizione, Mertens infilerà il terzo all’incrocio. Il belga, su altro lancio magistrale di Zielinski, infilerà anche il quarto. Dribblerà anche il portiere e i ciuffi d’erba con la naturalezza del campione. Nel mezzo, il classico goal subito.Â
Il giorno dopo la ventitreesima giornata. La ripresa è accademia pura. Scivola tra gli olè dei tanti napoletani presenti a Bologna. Ci sarà spazio per altre due perle straordinarie di Hamsik magistralmente servito da Mertens nella prima realizzazione e con un bolide all’incrocio per la seconda. Poi il settimo sigillo dello stesso Mertens. Semplicemente straordinario. Più che falso nueve è ormai un nove vero. Sarri l’ha riavvicinato alla porta come quando giocava in Olanda e segnava a raffica. Del resto, in quella posizione, Sarri lo scorso anno aveva uno tecnicamente mostruoso. E quest’anno è tornato all’antico. Perché il finalizzatore deve avere i piedi. E il belga li ha. Un bravo al Mister e un altro a Mertens.
Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Dopo un sette a uno subito in casa, nel dopo gara, Donadoni trova il coraggio di lamentarsi dell’arbitraggio. Qualcosa a metà strada tra la tristezza e l’antisportività . Praticamente assurdo.
Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Quella di Sarri è ormai una squadra che ha mandato a memoria tantissimi movimenti e che riesce a dare il meglio quando può esprimersi in velocità , specialmente se riesce a trovare con celerità l’uomo tra le linee. Che sia esso Insigne, Hamsik, Zieliski o lo stesso Mertens. E’ come al solito sempre una questione di tempi di gioco. Ed è per questo motivo che non si può prescindere dalla qualità degli interpreti. Nel frattempo, il Napoli e i suoi tifosi trascorrono la domenica in beata solitudine in attesa della gara della Roma e Mertens si gode il titolo di capocannoniere. E oggi il anche il ragù sarà più buono del solito.
Stefano Napolitano