Sono già passati 26 anni , ma emozioni del genere sono destinate a durare una vita. Sconvolgono una città, una terra, per sempre. Rendono felici tutti e fanno dimenticare, per un attimo, i problemi che perennemente li affliggono. Il 10 maggio del 1987 il Napoli vince il suo primo scudetto. Nessun giro di parole inutile, andiamo dritti al sodo. E chi se lo scorda, quel giorno. Chi se lo scorda, quel telone, quel drappo azzurro e i 132 striscioni che coprirono l'intera curva B del San Paolo mentre Napoli e Fiorentina scendevano in campo. L'Inter era reduce dalla sconfitta contro l'Ascoli, perciò bastava solo un punto per conquistare matematicamente il titolo con una giornata d'anticipo. Quel 10 maggio 1987 si respirava un'atmosfera diversa, strana: ad un passo dal sogno, ad un passo dalla realtà. La Fiorentina veleggia a metà classifica ed è praticamente salva, sembra essere una formalità: finirà così, in effetti. Al 29' la Ma-Gi-Ca colpisce ancora: Maradona serve Carnevale, triangolo con Giordano che di tacco serve l'assist prima del tocco vincente che mette la palla alle spalle di Landucci. Esplosione collettiva di squadra, pubblico e città. Sono gli ultimi ritocchi prima di apporre lo scudetto sulla maglia azzurra. La punizione di un imberbe Roberto Baggio, al primo gol in A, è il corollario ideale. 1-1, ma il risultato sul campo conta poco, pochissimo. Napoli festeggia, Napoli gode, la città dà libero sfogo alla fantasia e alla gioia per aver conquistato per la prima volta lo scudetto. Una sensazione ottenuta un'altra volta nel 1990, ma che il popolo napoletano aspetta di rivivere al più presto.
NAPOLI-FIORENTINA 1-1
NAPOLI: Garella, Bruscolotti, Volpecina (87' Ferrara), Bagni, Ferrario, Renica, Carnevale (89' Caffarelli), De Napoli, Giordano, Maradona, Romano. All. Bianchi.
FIORENTINA: Landucci, Contratto, Maldera, Oriali, Pin, Gentile, Onorati, Gelsi, Diaz, Antognoni (64' Di Chiara), Baggio (72' Berti). All. Bersellini.
ARBITRO: Pairetto.
MARCATORI: 29' Carnevale, 39' Baggio
RIPRODUZIONE RISERVATA