Spalletti: "Koulibaly? Mi incateno se va via! Insigne ha un appuntamento con De Laurentiis! Basta parlare di Napoli-Verona, serve cazzimma" [VIDEO]

Ritiro Napoli fonte : dai nostri inviati a Dimaro, Manuel Guardasole e Simone Guadagno
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Le dichiarazioni di Luciano Spalletti a Dimaro davanti ai tifosi del Napoli

DIMARO FOLGARIDA (TN) - Luciano Spalletti, allenatore della SSC Napoli, è intervenuto direttamente da Piazza Madonna della Pace, a Dimaro, per rispondere alle domande dei tifosi

Spalletti risponde ai tifosi del Napoli

Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Il piacere di essere qui è tuttonostro, sapere come la pensate a volta da dentro diventa difficile. Ci sono delle cose che ci sfuggono. Siamo felici noi di stare insieme a voi. 

Che idea mi sono fatto dei primi giorni di ritiro? Questa te l'hanno scritta vero? (ride, ndr). Mi sono convinto di quello che pensavo prima di entrare qui dentro. Di avere una squadra forte. Ho già ricevuto una mezza risposta. Mi sembra che i ragazzi abbiano questa convinzione. I nostri calciatori hanno bisogno dell'entusiasmo del pubblico, ma è attraverso il nostro impegno che si riceve più risposta. Napoli è una piazza importante. E' una prsenza massiccia che a volte può sembrare pesante. Ma non è così. Attraverso la vostra presenza ed il vostro fiato sul collo noi troviamo gli stimoli per rendervi quelle belle cose che vi servono per vivere. 

Dialogo tra arbitro e VAR? Bisognerebbe ascoltarli, ma non so se darebbe ulteriore difficoltà per mettere a posto le situazioni. Il tempo effettivo, invece, lo reputo importante. Dopo le cinque sostituzioni bisogna per forza dargli seguito con il tempo effettivo. Diventerebbe tutto più bello. Si andrebbe ad eliminare tante proteste sul recupero. 

Dobbiamo farla finita con la storia della partita contro il Verona. Abbiamo già dato come rabbia e delusione. Portarsela dietro vuol dire dargli ulteriore forza. Le partite passano per non ripassare più. Questo deve essere chiaro. E' meglio andare alle partite successive, quelle passate non possiamo più rifare il risultato. E' meglio che i calciatori lo abbiano chiaro. Bisogna sfruttare il tempo che abbiamo davanti. Ci dobbiamo divertire ora. Quello che è successo è già passato. 

I miei tipi di allenamento? La cosa è semplice, ho tutti i difensori centrali. Me ne manca solo in difesa. Si può andare lì a mettere a posto concetti da sistemare. Quando ci raggiungeranno gli altri a Castel di Sangro lavoreremo anche sull'attacco. 

Parlare di Napoli-Verona? E' tempo perso, andiamo avanti. Vorrei avere calciatori più forti possibile. Se si riesce ad andare d'accordo si fanno i risultati. Se ci sono calciatori deboli se ne fanno meno di risultati. Più abbiamo forza e qualità più risultati faremo. 

Le caratteristiche di Elmas? Non le capite perché sa fare troppe cose. Sta bene in più ruoli, basta metterlo da qualsiasi parte, gli chiedi quello che vuoi. Lui parte e porta il risultato a casa. A volte fare tutto non è un merito, ma in questo caso è qualcosa di eccezionale. Forse si basa troppo sulla sua corsa e sulla sua resistenza. Dietro questo continuo andare in giro per il campo perde di vista un po' di qualità e di passaggi. A togliere è facile, il difficile è metterlo quando qualcuno non ce l'ha. Io come lo vedo? Lo vedo bene. Ce l'ho davanti tutti i giorni, mi piace. Il suo ruolo preciso è quello di centrocampista. E' connessissimo alla palla. Per fare una partita da top calciatore bastano uno o due passaggi illuminanti per avere un voto importantissimo. Per fare una gara da campione ci vogliono 90 minuti dentro la squadra e vicino al pallone. E lui in questo caso è un campione. 

La situazione del contratto di Insigne? Prima si devono incontrare lui ed il presidente per parlare di situazione. Io sono convinto che due personalità così spiccate quando poi si parleranno... dobbiamo aspettare che avvenga questo incontro e sentire che cosa si dicono. E' chiaro che l'occasione fa l'uomo ladro ed i contratti ed il mercato il calciatore scontento o distratto. Qual è il problema? Non c'è. 

Lui ed il presidente si sono dati un appuntamento. Che devono fare più di darsi un appuntamento? Ottimismo e pessimismo dipende da quello che tu ti racconti. Io sono ottimista. Se tu te la racconti di traverso allora sei un pessimista. Se la situazione è positiva? La situazione è quella che si son dati un appuntamento. Bisogna sapere cosa si diranno lì. Fino a quel momento è tutto un mettere le mani avanti in base a quello che ognuno di voi vuole andare a dire. Aspettiamo questo momento e poi magari se ne parla".

"Distanze con i tifosi?". Interviene il capo della comunicazione Nicola Lombardo:

"Eravamo la squadra negli scorsi anni che si è sempre sottoposta a foto e firme. Nemmeno a Trigoria, a Milanello o alla Pinetina entrano i tifosi. Ci sono dei protocolli che dovreste conoscere. Evidentemente le altre squadre faranno diversamente. Quando io ero bimbo andavo negli alberghi, mi accontentavo di guardarli. So cosa vuol dire voler toccare un calciatore e parlargli. In questo momento non è possibile. Quando la situazione migliorerà raddoppieremo ai saluti. Diremo ai nostri calciatori di fare qualche saluto in più".

Riprende parola mister Spalletti:

"Mi sembra eccessivo dire che non si saluta il pubblico, l'abbiamo fatto anche il primo giorno. Ci sono delle squadre che hanno già finito la preparazione. Se poi succede un focolaio noi perdiamo dei giorni importanti. Ci farebbe piacere anche a noi il contatto con voi. E' una cosa che non sta in piedi dire che ci disturba il contatto con voi tifosi. Il merito di tutto è vostro. 

Cessioni bloccate di Tutino e dei ragazzi più giovani per far fronte alle assenze di Lozano e Mertens? Lei è un tifoso attento. E' una considerazione corretta quello che fa. Di mercato sarebbe stato meglio se ci fosse stato Giuntoli, è lui a parlare di mercato. Dal mio punto di vista ripeto quello che ho già detto. Per affrontare le competizioni bisogna fare un gruppo di venti calciatori e tre portieri. Quello ci permette di gestire tutte le situazioni, altrimenti si può andare in difficoltà in determinati momenti. A volte la difficoltà o il non risultato è quello che fa la differenza per il raggiungimento del traguardo. 

Cosa ho provato all'arrivo a Napoli? Sono fortunato e ottimista. Sono più di vent'anni che faccio questo lavoro. Ad Empoli avevo moltissimi napoletani, poi ne ho allenati anche in seguito. Avevo Fusco, Guarino, Montervino, Russo. Tutta gente che hanno un qualcosa in più da un punto di vista sentimentale, di attaccamento. C'è questa qualità in più nei napoletani. Una qualità che può servire molto per fare risultati e creare gruppi forti dove diventa difficile trovare spazi per penetrare. Nutro fiducia per questo, allenando il Napoli. Ogni volta che son venuto, ho trovato un'ospitalità incredibile da parte dei napoletani, a differenza di ciò che a volte si dice. 

A noi serve un poco di 'cazzimma'. Parlavo con Zielinski in panchina, mi ha confermato che questo Napoli è una squadra forte. L'ha detto lui, ora mi aspetto che tutte le volte riesca ad esprimere il suo marchio, il suo repertorio. 

Personalità? E' presto per dire se manca qualcosa, ma è chiaro che riuscire a mandare le qualità psicologiche e fisiche a braccetto diventa fondamentale in questo lavoro. La persoanlità ti permette di esprimerti ai tuoi livelli e di andare a spostare quelle cose che gli avversari ti mettono davanti. Ci sono anche sei o sette squadre che hanno le stesse qualità però. I loro tifosi dicono le vostre stesse cose, ovvero che hanno squadre di qualità. Questi calciatori stanno dimostrando disponiblità. Futuro di Koulibaly? Io mi incateno se va via, mi incateno da qualche parte. Bisogna comporre una rosa con un numero di calciatori che sopperisca a tutte le necessità. E' chiaro che dare un po' ascolto a quelle che sono le qualità dei calciatori ed a quello che dicono bisogna metterlo insieme. Uno ha la sua idea ma non deve snaturalizzare dei campioni con qualità evidenti e che hanno già funzionato in passato. Se le qualità sono espresse dentro un contesto di squadra si va ad acchiappare il massimo. Si tiene presente tutto. Politano terzino? Diventa difficile farglielo fare. E' uno che ha qualità nel puntare l'avversario. Quale sarà il destino del Napoli? 'Uomini forti, destini forti'. Non c'è altra strada. O siamo forti o sennò dovremo fare una vita di comparse e non saremo mai titolari del nostro percorso". 

Il mister ed i calciatori cantano, poi, 'Sarò con te'. La piazza applaude.

Spalletti  Dimaro Napoli
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