Il Napoli li ha rivisti i fantasmi del Verona che a maggio gli aveva negato la Champions. Ma ha avuto la forza di guardarli dritto negli occhi, come racconta il Corriere della Sera.
“Sfidarli con coraggio, senza però batterli. La marcia si ferma sul più bello, il pareggio è un godibile apericena per la squadra di Tudor. Al Napoli resta l’orgoglio di averci provato, fino a sbattere contro i legni: il palo colpito da Mertens su punizione nel recupero e quello di Osimhen in chiusura di primo tempo.
La squadra di Tudor è in vantaggio trascorsi 13 minuti, ed è in quel momento che gli incubi del passato dei partenopei si trasformano in istinti predatori, così come chiesto da Spalletti. La sensazione è che il gol possa arrivare in qualsiasi momento da una parte e dall’altra, il campo racconta che la fase difensiva diventa la variabile che fa la differenza.
La partita finisce in 9 contro 11 per le espulsioni di Bessa e Kalinic, ma il Napoli nell’assalto finale non riesce a trovare il guizzo”