Dimaro 2019, primo bilancio <i>giovanile</i>: rivelazione Idasiak, Labriola impacciato. Palmiero alla Pirlo, Gaetano col contagiri
Ritiro Napoli Dimaro 2019 - Prima settimana di ritiro del Napoli in Val di Sole: la particolarità di quest'anno è la presenza di tanti giovani a disposizione di Carlo Ancelotti. Sono undici gli under 23 presenti nella rosa azzurra in Val di Sole che tra rodaggio e concentrazione, hanno dimostrato di voler dare il massimo per cercare di convincere il tecnico partenopeo.
Undici giovani a Dimaro, il bilancio è positivo
Portieri
Davide Marfella (classe 1999): arriva a Dimaro dopo aver vinto un campionato di Serie D con il Bari da protagonista. Si allena sotto gli ordini di Alessandro Nista, preparatore atletico della SSC Napoli. Sfrutta la sua elasticità per regalare parate da cineteca ai tifosi in tribuna. Nel suo futuro ci sono i De Laurentiis perché è molto vicino al trasferimento al Bari.
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Nikita Contini (classe 1996): il tempo della giovane promessa è passato. Nikita, dopo le varie esperienze nel mondo del calcio che conta, è qui a Dimaro da veterano. Fisicamente è cresciuto tanto, riesce a trasmettere la sua sicurezza tra i pali anche ai difensori. Dimaro e la maglia azzurra sono solo di passaggio, il suo futuro è lontano da Napoli.
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Hubert Idasiak (classe 2002): Diciassette anni e non sentirli. La freddezza e la capacità di volare di un veterano. Arrivato lo scorso anno in azzurro, è riuscito a tener testa alla staffetta in Primavera con D'Andrea. La prossima stagione sarà lui il numero uno della formazione di Roberto Baronio. Intanto, però, a Dimaro regala al pubblico e a Carlo Ancelotti voli pindarici. I complimenti di Nista non mancano, tra i migliori nell'esercizio con lo sparapalloni.
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Difensori
Alessandro Zanoli (classe 2000): Silenzioso ed educato proprio come lo è stato in Primavera, il difensore non cambia il suo istinto: concentrato in tutti gli esercizi dello staff di Carlo Ancelotti. A volte si lascia trascinare dall'emozione ed è protagonista di qualche scivolata di troppo. Il Napoli crede in lui, riscattato dal Carpi per 1,5 milioni di euro e pronto a vestire la maglia del Bari in prestito.
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Centrocampisti
Valerio Labriola (classe 2001): Dopo sette mesi d'inferno per infortunio, il finale di stagione con la Primavera e il ritiro con la prima squadra sono le dimostrazioni chiare ed evidenti che nel calcio non bisogna mai mollare. In allenamento sembra impacciato ma è l'ansia di esser allenato anche se solo per qualche settimana da Carlo Ancelotti. Il prossimo anno sarà il trascinatore della formazione di Roberto Baronio.
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Luca Palmiero (classe 1996): Capello lungo alla Pirlo, eleganza e cinismo in campo. Riesce a gestire la pressione degli avversari, un perno per il centrocampo azzurro. E' una delle rivelazioni di questo ritiro, chissà se potrà essere il regista ideale per il centrocampo azzurro...
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Gianluca Gaetano (classe 2000): Il suo talento è indiscutibile, son state scritte fiumi di parole sulle sue doti tecniche. Quest'anno c'è la consapevolezza di poter diventare qualcuno. Ancelotti lo sta provando in mediana nel 4-2-3-1, posizione insolita per Gaetano che sta facendo vedere di sapersi adeguare. Il migliore nei calci di punizione: due su due, lo score. Il tecnico azzurro è contento del suo operato ma per crescere deve giocare e quindi esser ceduto in prestito.
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Karim Zedadka (classe 2000): Dopo le due convocazioni in prima squadra e l'ottimo campionato in Primavera, è riuscito a guadagnarsi il ritiro a Dimaro. Sfrutta la sua atleticità e forza nelle gambe per fare la differenza. Sempre con il sorriso sulle labbra, felice di vivere questa esperienza.
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Attaccanti
Lorenzo Sgarbi (classe 2001): Prima convocazione, in assoluto, con la prima squadra del Napoli. Emozionato sin da subito ma altrettanto concentrato. Soffre la fisicità dei difensori esperti come Tonelli e Maksimovic ma riesce a insaccare qualche pallone in rete. Tempo di crescita per il giovane Lorenzo, il prossimo anno deve essere quello della consacrazione in Primavera.
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Gennaro Tutino (classe 1996): E' cresciuto, maturato e ora sa quello che vuole dalla sua carriera. Crescita esponenziale dal punto di vista fisico e tecnico: è suo il tunnel a Maksimovic di tacco nei primi giorni di ritiro. Ancelotti lo sta provando come prima punta, non è il suo ruolo ma si destreggia bene.
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Alessio Zerbin (classe 1999): Prima settimana di ritiro e molto probabilmente anche l'ultima perché si trasferirà a Cesena. Non ha dato il massimo ma fare la differenza in prima squadra è difficile. La qualità tecnica c'è, è il carattere a dover uscire ancora fuori.