L'edizione odierna di Repubblica riporta le ultime notizie in merito al Coronavirus in Campania:Â
"Una cosa è la provincia di Pavia, unâaltra quella di Como. Nella prima câè un Rt da zona gialla, 1,22, nella seconda da rossa: 1,93. à solo un esempio di quello che succede nelle Regioni, dove la situazione può cambiare anche di molto se si passa da una provincia allâaltra. Verona (1,04) non è come Rovigo (1,64), Taranto (1,23) è diversa da Brindisi (1,85). A dirlo sono i dati sullâindice di contagio preparati per la Cabina di regia dalla fondazione Bruno Kessler di Trento, che dovrebbero servire alle amministrazioni locali per decidere se creare nel loro territorio zone rosse. Visto però che ormai la maggior parte delle Regioni e delle Province autonome (16 su 21) sono in zona arancione o appunto rossa, i numeri potrebbero essere usati per fare lâopposto, cioè attenuare le restrizioni dove le cose vanno un poâ meglio. à quello che stanno chiedendo i governatori (per ora inascoltati) al Consiglio dei ministri.
I dati sono quelli del monitoraggio di venerdì scorso e prendono in considerazione lâRt di circa due settimane prima. Se questo è compreso tra 1,25 e 1,5 la regione diventa arancione, se è superiore a 1,5 è rossa. Nella valutazione sulla zona entrerebbe anche il rischio, basato sui 21 indicatori che le Regioni vorrebbero modificare. Questo però adesso è alto ovunque (tranne che in Molise), e le decisioni si prendono in base allâRt calcolato sui sintomatici.
Se lâindice di replicazione ha problemi a raccontare cosa succede in una Regione, perché è molto legato anche alla capacità di tracciare e fare i test, a livello provinciale è ancora più esposto ad errori. Dâestate si considerava poco credibile nei territori troppo piccoli perché i positivi erano pochi. Con lâaumento dei casi è diventato un poâ più affidabile".
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