La doccia gelata, l'ennesima per il Napoli, è arrivata nella serata di ieri. Anche Zielinski è risultato positivo al tampone.
Come riportta Il Mattino:
“Il Napoli ha prontamente comunicato le condizioni del polacco, ma a questo punto sorge il dubbio legato alla situazione del giocatore. Sì, perché Zielinski era uno dei tre (con Lobotka e Rrahmani) ad essere stato fermato dall'Asl Napoli 2 in occasione della trasferta degli azzurri a Torino contro la Juventus per la gara di giovedì sera. I tre sarebbero dovuti rimanere in quarantena perché entrati in contatto con dei positivi (i compagni di squadra) ed essendo ancora sprovvisti della terza dose (con la seconda effettuata da più di 120 giorni). Insomma, nemmeno sarebbero potuti partire per il capoluogo piemontese poiché costretti a un isolamento di almeno cinque giorni. Il Napoli, però, li ha schierati ugualmente dopo aver fatto sostenere loro l'ennesimo giro di tamponi”.
«Noi l'avevamo messo in isolamento perché considerato contatto stretto», spiega amareggiato il direttore dell'Asl Napoli 2 Antonio D'Amore. «D'altra parte a qualcosa dovremmo servire noi delle Asl: a prevenire fenomeni del genere. Però il calcio deve andare avanti. Però mi domando: se non avessimo posto Zielinski in isolamento cosa poteva succedere adesso? Ce ne hanno dette di tutti i colori dopo le nostre disposizioni restrittive, e invece se non avessi posto almeno in bolla e in isolamento i tre calciatori ora avremmo tutti il timore di un nuovo possibile cluster all'interno dello spogliatoio del Napoli. Il dipartimento mi ha detto che i tre ragazzi hanno rispettato alla lettera la bolla di isolamento nella quale sono stati posti: si faceva la doccia da solo, si cambiavano da soli ed ha osservato anche all'interno della bolla della squadra le norme di isolamento». Anche per questo il Napoli è tranquillo.