Ultimissime notizie. Oggi La Repubblica fa il punto sul piano vaccinale, che in Italia procede a rilento, complici anche i ritardi da parte delle cause farmaceutiche. "A singhiozzo, in ordine sparso, con proteste. Milleottocento fiale di AstraZeneca che rimangono in frigo in Emilia Romagna, medici che rifiutano le dosi nel Lazio, prenotazioni cancellate allâultimo momento. Così è partita ieri la Fase due della grande vaccinazione di massa".
La Fase due prevede, al momento, che vengano immunizzati subito gli over 80 con le dosi Pfizer-Moderna e gli under 55 senza patologie con AstraZeneca. Per lâaltra fascia dâetà , il governo consiglia (non dispone) alle Regioni di dare priorità di somministrazione al personale scolastico e universitario, alle forze armate e di polizia, ai detenuti a rischio e al personale di non meglio precisati âaltri servizi essenzialiâ. Ma il vaccino AstraZeneca ha fatto esplodere le polemiche: molti medici lamentano la scarsa efficacia (data al 70% circa) del vaccino e si sono rifiutati di accettare la somministrazione, invocando le dosi di Pfizer.
Sono venuti al pettine tutti i grumi che hanno caratterizzato la lunga vigilia di questo avvio, con i dubbi sullâefficacia del prodotto AstraZeneca spinti ben oltre il limite del ragionevole (la seconda dose iniettata 12 settimane dopo la prima, infatti, garantisce copertura alta, allâ82 per cento), il taglio delle consegne, la confusione sulle priorità e la piattaforma di prenotazione di Poste Italiane attiva solo in cinque regioni. A cui si aggiunge lâassenza di una campagna istituzionale di comunicazione tesa a dissipare i sospetti.