Napoli - Lo stadio Maradona rischia l'esclusione dagli stadi italiani per Euro2032 come scrive Tuttosport:
Udine e il suo stadio come esempio positivo per lâItalia verso Euro 2032. A dirlo è il presidente della Figc, Gabriele Gravina, direttamente dal Bluenergy Stadium, in occasione dellâevento organizzato dallâUdinese per dare il benvenuto alla Supercoppa Europea. A Udine, Gravina ha riconosciuto di essere «un modello, replicabile anche fuori da questa città e da questa regione. Giampaolo Pozzo ha avuto visione e lungimiranza: il fatto che il primo trofeo della nuova stagione sia stato assegnato a Udine è dovuto alla sua passione e alla sua visione». Non è un caso che, dopo il precedente in Nations League del 2024, il prossimo 14 ottobre sia in programma proprio a Udine la discussa Italia-Israele, per ovvi motivi delicata ben oltre lâambizione di qualificarsi ai prossimi Mondiali.
Prove generali di quel che non dovrebbe, ma potrebbe essere: Gravina, nel ringraziare il sindaco De Toni e il governatore Fedriga oltre ai Pozzo, non si augura a caso «che questo evento possa essere da stimolo per lâintero sistema calcistico italiano, chiamato a farsi trovare pronto per unâaltra sfida importante come gli Europei». Lâapprezzamento, anche della Uefa, nei confronti delle strutture e dellâorganizzazione friulane rendono Udine - oltre che un modello di cosa possa offrire la vera collaborazione tra Federazione, club ed enti locali - la candidata ombra, il jolly spendibile se le cose dovessero andare male altrove. Entro fine luglio 2026, la Figc dovrà comunicare alla Uefa le cinque città destinate a ospitare Euro 2032 con la Turchia. Il rischio di non andare a dama esiste: Torino, Roma e Firenze offrono garanzie, gli altri due posti se li giocano due grossi punti interrogativi (Milano e Napoli) e un paio di outsider - Cagliari e Palermo - che scalano posizioni. Â
Il Bluenergy, a oggi, non è in corsa per le sue dimensioni. La qualità e la progettualità decantate da Gravina fanno sì, in compenso, che se necessario potrebbe rientrarvi: basterebbero lavori di adeguamento per cui câè grande disponibilità da parte sia dellâUdinese che delle istituzioni locali. Al di là dei complimenti, in sostanza, un avviso ai naviganti: meglio seguire il modello virtuoso - «credo il migliore in termini di sostenibilità », ha aggiunto Gravina -, altrimenti Udine potrebbe diventare qualcosa di più.Â
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