Per Montella prima e Gattuso poi, Suso è un titolare inamovibile e la conferma della sua importanza è testimoniata dai numeri in campionato: la stagione scorsa Suso disputò 33 gare da titolare, segnando 7 gol e servendo 9 assist; in questa le presenze dal primo minuto sono state 30 su 32, 6 i gol e 8 gli assist. Suso è dunque fondamentale per il gioco del Milan, ma il suo calo potrebbe non essere stato causato solo da un logico logorio fisico dovuto alla lunghezza della stagione. Da settimane, infatti, il nome di Suso è entrato fortemente nelle dinamiche di mercato. Da una parte perché sul giocatore c’è l’interesse del Napoli, alla ricerca di un esterno d’attacco mancino per rinfrescare il tridente di Sarri; dall’altra perché nel contratto firmato da Suso lo scorso 25 settembre fino al 2022, pende una clausola di rescissione da 38 milioni che, come ha ricordato anche il ds Mirabelli un mese fa, è stata voluta dall’entourage del giocatore. Una clausola che, come si evince dalla cifra, non è altissima e che potrebbe permettere a Suso di andare via facilmente dal Milan in caso di offerta allettante. Lo riporta Tuttosport.