Ultime calcio - Non hanno intenzione di cospargersi il capo di cenere. Lo facciano gli altri, semmai. Quelli che li hanno lasciati da soli. Ma loro, Juventus, Barcellona e Real Madrid, continueranno a dannarsi contro tutti e a battersi anche e «soprattutto nell'interesse dei club che ci manifestano paura per questa situazione». Lo ha detto ieri Andrea Agnelli che ha deciso che tocca a lui immolarsi nel ruolo di vittima assai improbabile del mondo del calcio.
Come riporta Il Mattino:
"A pochi giorni dalla prima decisione dell'organismo (indipendente) dell'Uefa sulla esclusione dalla prossima Champions League, il numero uno della Juventus torna a difendere a spada tratta il progetto di quella Superlega con sede a Madrid in forma di sociedad anonima che ha deciso di ribaltare il tavolo del calcio europeo. Il Napoli attende. E con il club azzurro, Betis e Real Sociedad. Sarà pure una Champions con meno appeal, ma negli anni 80 la Coppa dei Campioni è sopravvissuta per cinque anni senza le big inglesi. Ceferin continua a non avere segnali distensivi da parte dei tre club ribelli, la Uefa non ha dubbi e spinge per l'esclusione (persino a tempo indeterminato) della Juventus. Agnelli ha capito che il rischio è assai concreto. Pierfilippo Capello è uno dei massimi esperti di diritto sportivo del nostro Paese e osserva: «Difficile poter prevedere le sanzioni perché nel regolamento Uefa non c'è traccia di situazioni simili. I giudici che decideranno lo faranno senza avere precedenti, in totale libertà ». E avverte il Napoli: «Oggi non può far nulla se non aspettare. Dovesse essere ripescato, da quel momento, ha diritto a partecipare come soggetto interessato al ricorso in appello e poi a quello al Tas. Però dipende cosa deciderà la commissione: perché potrebbe, per esempio, ridurre a tre il numero delle partecipanti della serie A. Ripeto: ci muoviamo nell'ambito di scenari inediti»".