Notizie calcio - Diverse ipotesi per la ripresa dei campionati sono al vaglio delle Federazioni. L'edizione odierna de la Repubblica riporta una clamorosa possibilità , ancora da sottoporre, però, alla UEFA. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it:
"Alcuni club europei e alcuni agenti di calciatori starebbero studiando proprio la rivoluzione: programmare da qui al giugno 2023, per ogni lega nazionale, due stagioni di campionati di Apertura e di Clausura â sul modello sudamericano in uso fino al 2014 in Argentina e in vigore in Uruguay â per liberare spazio a una Champions allargata (più posti fissi per le big), salvaguardare gli impegni delle Nazionali, rendere meno stressante e pericoloso il calendario per la salute dei giocatori, offrire ai broadcaster un pacchetto di diritti tv e web ancora più appetibile. Meno partite, ma più interessanti. E nuovi introiti, in una fase che può costare allâazienda calcio il 40% di contrazione degli utili.
Il progetto segreto di alcuni club prevede un calendario meno intasato nel 2020-21: dallâautunno inoltrato a fine aprile campionato di Apertura (partite di sola andata, ci sarebbe posto anche per un paio di squadre in più), finali di Champions ed Europa League prima di Europeo e Olimpiade, Clausura con date flessibili da stabilire (ad esempio ottobre 2021-marzo 2022), appendice con finale play-off tra le vincitrici delle due fasi, finali di Champions e coppe in primavera. Dopo la sosta di un mese, comincerebbe la stagione 2022-23: apertura da chiudere entro ottobre, per permettere alle Nazionali il ritiro premondiale e, al rientro dal Qatar, Clausura (la Premier League non transige sul boxing day del 26 dicembre) e normale stagione di Champions e coppe, magari col maxi Mondiale per club della Fifa a giugno 2023. Tra le incognite, il mercato dâinverno e i criteri di accesso alle coppe europee. Ma Uefa, Eca, Leghe e Fifpro hanno appena stipulato un patto comune: qualunque progetto rivoluzionario post pandemia dovrà tenerne conto".