Aveva negato di essere uno degli organizzatori degli scontri di San Siro tra ultrà avvenuti prima di Inter-Napoli la sera del 26 dicembre. Ma Alessandro Martinoli, il 48enne capo tifoso del Varese finito a San Vittore due giorni fa, ha deciso di fare le prime ammissioni come racconta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
"Interrogato in carcere dal gip Salvini, l’amico di Belardinelli, investito e ucciso negli incidenti, ha confermato quello che il giudice aveva scritto nell’ordinanza di arresto. Ovvero che ha partecipato attivamente all’attacco contro i napoletani, accoltellando un ultrà azzurro che lo affrontava con un bastone in mano. Martinoli ha anche spiegato di non avere visto l’investimento dell’amico. Erano arrivati insieme al baretto del Meazza ma poi si sarebbero separati prima del blitz di via Novara"