Ultimissime notizie Serie A - Trionfo della Salernitana, la seconda neopromossa dopo l'Empoli. Lotito dopo dieci anni dall'acquisizione del club granata, che era in Serie D, ha conquistato il massimo campionato italiano, dove però ha già la Lazio.
L'edizione odierna di Repubblica, in tal senso, scrive:
"Lotito, n.1 anche della Lazio, come chiunque altro non può infatti controllare due club nella stessa categoria, né esserne azionista. Lo dice lâarticolo 16 bis delle Noif: il conflitto va risolto entro 30 giorni. In realtà la sanzione scatterebbe solo al momento dellâiscrizione al campionato: entro fine giugno dovrà vendere una squadra. Il caso farà scuola anche per il futuro, visto che il Bari di De Laurentiis è potenzialmente nella stessa situazione. Per le Noif, âle società oggetto di controllo non sono ammesse al Campionato di competenzaâ. Se non vendesse, quindi, entrambe le squadre sarebbero escluse dal campionato: il legislatore non ha voluto scegliere chi debba perdere la categoria. Ma è evidente che il problema sia la Salernitana: semplicemente, alla Figc basterebbe iscrivere una delle squadre in Serie A e lâaltra in Serie B. A quel punto, però, la B si troverebbe con 21 società . Un cul de sac, ma non sarà il presidente della Federcalcio Gravina a concedere vie dâuscita: «Non si possono avere due club nello stesso campionato, no a qualsiasi deroga».
In realtà , una deroga è allâorigine del âcasoâ. Lo Statuto Figc infatti vieta partecipazioni in due società professionistiche. Nel 2013 però la Salernitana fu promossa tra i professionisti: in quel momento Lotito avrebbe dovuto vendere. Ma lâallora presidente della Figc Abete decise di concedere una deroga di 12 mesi. E poi di sdoganare la doppia proprietà con una norma fumosa, che considerava la promozione âun atto che prescinde dalla volontà â dei suoi azionisti. Lâeffetto è che Lazio e Salernitana giocano da anni la stessa competizione: la Coppa Italia.
La gioia folle per la promozione, a Salerno, ha coperto ieri ogni pensiero. Ora però serve una soluzione: si parla di trattative con cordate locali, o con un imprenditore romano. Dovrà cedere anche Marco Mezzaroma, perché cognato di Lotito. Magari il presidente laziale studierà un trust con lâingresso di un fondo di investimento per non risultare formalmente proprietario. Di certo, non vorrebbe mollare. Solo nel 2020, la Lazio ha garantito alla Salernitana 11 milioni tra mercato e marketing".