Napoli - Il Corriere dello Sport, nel fare i complimenti ad Aurelio De Laurentiis per la gestione economico-finanziaria del club, svela un curioso retroscena proprio su alcune decisioni prese proprio dal numero uno della SSC Napoli riguardo i suoi calciatori:
"Non si è mai rassegnato alle consuetudini da prima repubblica del nostro football. Ha squarciato veli ultradecennali e ragnatele ammuffite. Ha rotto da subito col potere ultras che non a caso gli ha dichiarato una guerra infinita. Gli hanno lanciato bombe carta nello stadio, lo hanno costretto alla scorta, lo hanno insultato in ogni modo. E alla fine si sono rassegnati. Nessun privilegio. Stesso comportamento con i calciatori: non ha mai accettato i loro capricci. Ha sempre rifiutato la logica del premio partita, del premio scudetto. «Io ti pago per la tua prestazione, è tutto nel contratto, anche i premi». Ha tolto dalle buste paga persino le bibite consumate nei frigo-bar degli alberghi. Questione di principio più che di soldi".