Ultime Coronavirus Campania -Â Covid-hospital, l'edizione odierna di Repubblica fa un reportage da Ponticelli: "Sul volto di Michela Mainardi, infermiera precaria di 33 anni, sono ben evidenti i segni dei dispositivi che le proteggono bocca e occhi".
L'edizione odierna di Repubblica racconta la sua storia:
"Li ha appena tolti per una breve pausa pranzo dopo ore passate nel Covid-hospital realizzato con i moduli nel parcheggio dellâOspedale del mare di Ponticelli. Michela, mamma di una bimba di 16 mesi, sorride, sembra un ritratto di Jorit. Uno dei più belli. Il 31 dicembre le scadrà il contratto, ma adesso non ci pensa. Si è buttata a capofitto nel lavoro: doppi turni, 12 ore al giorno, per assistere i pazienti colpiti dal Covid:
«Câè carenza di personale e abbiamo dato la massima disponibilità - dice lâinfermiera-mamma- precaria - la situazione è sempre più complicata e i reparti si sono riempiti» . Paura e senso di smarrimento sono gli altri nemici da combattere insieme alla patologia: «La maggior parte dei ricoverati è spaventata - afferma lâinfermiera - i pazienti vivono un senso di smarrimento a essere in un reparto con dieci posti letto senza finestre e senza avere percezioni di quello che avviene allâesterno. E il decorso di questa malattia è del tutto imprevedibile. Ci sono gli anziani, ma abbiamo avuto anche pazienti 17enni e 20enni. Io sono felice di lavorare in questo Covid- center, qui mi sento più protetta e mi danno la possibilità di fare il lavoro che amo».
«La malattia è subdola e pericolosa - dice un altro infermiere dellâOspedale del Mare - chi la nega nonostante tutto dovrebbe passare qualche ora qui con noi». Lo confermano anche i dati che a Napoli sono drammatici: sui 1760 nuovi positivi in Campania, 409 sono dellâAsl Napoli 1 Centro ( che copre il capoluogo e Capri). « A Napoli abbiamo 5622 persone in isolamento domiciliare perché positive, 178 ricoverate in ospedale e altre 6023 a casa in sorveglianza perché a contatto stretto con positivi: oltre 11823 cittadini napoletani. Ad agosto erano 502 in tutto - quantifica il direttore generale dellâAsl Napoli Centro 1, Ciro Verdoliva il virus è un nemico invisibile difficile da combattere. Siamo seriamente preoccupati»