Napoli - L'editoriale di Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport che celebra il quarto scudetto vinto dagli azzurri:
"La città della gioia Lo invidio. Invidio il napoletano campione d’Italia per la quarta volta. Invidio la sua totale, folle, generosa partecipazione alla festa, e anche certi suoi eccessi, così come ho sempre invidiato la disinvoltura con cui sa superare la disgrazia non solo sportiva. Il calcio è di nuovo sorriso oggi a Napoli, città della gioia: dimenticate in un venerdì di maggio le sofferenze, ma anche tante piccole delusioni. Il napoletano in questo momento è libero e in strada, fuori dallo stadio, in piazza, anche a Roma e Milano, Bologna e Torino, Londra, Parigi, New York, è nel mondo. È ovunque con la nostalgia e l’allegria di sé stesso.
Conte non lo invidio, lui riesce sempre a non godere pienamente del trionfo, non l’ha mai pari. Ha conquistato la vittoria più complicata della carriera che lo ricolloca tra i primissimi al mondo. Perché è riuscito a isolarsi dal resto del Napoli entrando in conflitto silenzioso con tutti quelli che non lo capivano e non si rendevano conto dell’importanza delle scelte. Antonio è Antonio: si nutre di queste cose, quando è teso, in pressing sul suo umore e ha individuato il nemico, dà più del massimo".