Secondo l'edizione di oggi di Tuttosport, la possibilità di archiviare la sconfitta col Lecce e catalogarla come passo falso in un normale percorso di crescita ora viene servita su un piatto d’argento. La semifinale d’andata di Coppa Italia arriva in soccorso al Napoli che domani sfiderà l’Inter a San Siro in una gara che, se disputata con la giusta convinzione, può riportare la squadra azzurra sul binario giusto. Ritrovare immediatamente motivazioni non sarà difficile per il Napoli che si esalta quando l’avversario è sulla carta superiore. E allora ben venga l’Inter, la squadra capace di tenere testa alla Juventus in campionato, ribaltare il risultato nel derby e sulla carta (e nell’organico) essere superiore al Napoli che ha tutto da guadagnare da questa sfida. Con la giusta concentrazione (dimenticata nello spogliatoio del San Paolo nella gara col Lecce) e pure con la giusta cattiveria agonistica, il Napoli può pensare all’impresa. Bisognerà però, far girare nuovamente le gambe in fase offensiva e difensiva.
E’ in entrambe le fasi che è venuto a mancare il Napoli domenica contro il Lecce e i tanti gol subiti non possono essere riconducibili solo alla presenza di Koulibaly e Maksimovic, entrambi titolari e rientranti da lunghi infortuni. Gattuso si è preso le sue colpe: può essere stato un azzardo schierarli insieme, ma le responsabilità vanno suddivise. Il Napoli ha incassato 34 gol in campionato fin qui, 15 da quando è arrivato Gattuso e la media col nuovo coach non fa ben sperare: 1,87 reti a partita. Se il Napoli dovesse mantenere questo trend, si troverebbe al termine della stagione, alla 38esima giornata, con 62 gol subiti. Si tratterebbe di uno score incredibilmente negativo e basti pensare che solo Empoli, Frosinone e Chievo, poi retrocesse, hanno subito più di 62 gol nello scorso anno. Un campanello d’allarme da non sottovalutare: per rialzare la cresta bisognerà in primis non subire reti. Contro l’Inter dai 48 gol segnati in Serie A la prova del nove: saranno chiamati agli straordinari Koulibaly & C. Il difensore senegalese dovrebbe essere confermato tra i titolari nonostante la prestazione sottotono col Lecce, ma al suo fianco, Gattuso potrebbe schierare Manolas. I problemi del Napoli però, non sono solo in difesa: anche la fase offensiva è sotto la lente di ingrandimento. Davvero pochi i gol segnati rispetto alle occasioni create: superficialità, mancanza di concentrazione o cosa? Gattuso dovrà sciogliere anche questo nodo, ma è sempre più evidente che calciatori in scadenza come Mertens e Callejon siano ancora determinanti, a pochi mesi dal loro probabile addio. Entrambi in scadenza, a fine stagione potrebbero salutare e andare via, ma ad oggi sono ancora determinanti. Contro il Lecce, il loro ingresso in campo ha scatenato la reazione del Napoli che ha segnato 2 gol (nel primo Mertens è stato decisivo con l’assist a Milik ed il secondo gol del Napoli porta la firma di Callejon). Gattuso non può fare a meno di loro, ecco perché potrebbe schierarli entrambi domani contro l’Inter e fermare Politano che ha bisogno di un po' di tempo per entrare nei meccanismi della squadra e Milik, troppo spesso spaesato e impacciato.