Carlo Mazzone ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano "La Nazione". Ecco alcuni passaggi evidenziati da CalcioNapoli24
Il giocatore più forte allenato...
"E no, mo’ me metti in difficoltà... Totti e Baggio, Baggio e Totti... Bravi ragazzi, rispettosi e pieni di entusiasmo, potenzialmente e tecnicamente con una preparazione di base elevatissima. I genitori di Francesco vivevano solo per lui e qualunque cosa si verificasse venivo interpellato. Mi sentivo papà e consigliere. Quando l’ho preso aveva 16 anni. E gli dicevo ciò che doveva mangiare. Lo buttai subito nelle partitelle con la prima squadra..."
Poi c’è Baggio, altro fenomeno...
"A me lo dici? L’ho fatto crescere, lui ha ricambiato con le grandi qualità tecniche. Sempre silenzioso ma puntuale ed educato. Non l’ho visto una volta far pesare ai compagni il fatto che lui fosse Baggio. Perché il calcio italiano l’ha emarginato".
Quella corsa sotto la curva degli atalantini la rifarebbe ancora?
"Quella corsa sì...perché i cori che l’avevano preceduta erano stati la cosa peggiore che si può ricevere nella vita: le offese nei confronti dei genitori. Ce tornerei per davvero sotto la curva, la mamma è quel che più di importante c’è ed io avevo ancora grandi ricordi di mia madre".