Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, ha deciso di affrontare il Napoli a viso aperto. Oltre 20mila spettatori al Bentegodi, 1.500 già solo per l'allenamento a porte aperte durante la settimana. Il tutto per rimediare al pesante 6-2 dell'andata, o il 5-1 dell'ultima giornata dello scorso campionato: "La sfida al Napoli? Siamo contenti che ci sarà tanta gente. Non è una partita particolare perché arriva il Napoli, ma è particolare perché dobbiamo fare i punti. Il Napoli ha la stessa valenza di tutte le altre gare in cui abbiamo fatto risultato. Dobbiamo fare risultato contro tutti e contro chiunque. Al di là delle propagande, noi dobbiamo pensare alla partita, che sarà molto sentita. Ma ha la stessa importanza che deve avere quella con il Cagliari. Ci vuole grande attenzione e grande umiltà. Adesso vale quasi il secondo posto, loro hanno fatto bene giovedì in Europa League: ci saranno tante difficoltà e noi dobbiamo stare concentrati. Il Napoli è una squadra, dal punto di vista offensivo, che ha le sue migliori qualità. Negli spazi ti fa male, ma anche nello stretto e nel chiuso, ha grande abilità. Sa dove muovere la palla, ha grandi interpreti. Una squadra difficile e dobbiamo essere concentrati, concedere pochi spazi e poche ripartenze. Si esaltano a campo aperto. Dobbiamo concedere pochissimo, se lasciamo spazio a chi possiede queste qualità puoi anche perdere. Non si vince da 14 anni? E' difficile, al di là delle propagande dei numeri e delle cabale noi dobbiamo pensare alla partita, noi dobbiamo mettere attenzione, perché il Napoli è una squadra forte. La spinta dei nostri tifosi? Si è sentita anche giovedì, noi dobbiamo pensare alla partita. Ci tengono tutti, dovremo fare qualsiasi cosa per i punti. Io devo trasmettere questa convinzione ai ragazzi, contro chiunque tirare fuori la migliore prestazione. Benitez? E' l'allenatore che ha riportato vittorie in questa società, è incerta la sua riconferma, o quantomeno non ha deciso. Ha fatto la storia di tanti club, forse meno all'Inter. Noi ci confrontiamo con una squadra però, al di là di Benitez. E dobbiamo pensare alla partita e a fare punti, magari dovremo essere sporchi, brutti e cattivi, ma dovremo essere essenziali per cercare dei punti. Al di là delle riverenze, lui è un grandissimo allenatore, ma noi dovremo avere la fame e la voglia per trovare il massimo e portare a casa i punti".