L'edizione odierna di Repubblica mette in evidenza come durante le perquisizioni nella sede della Juventus per l'inchiesta sui conti, siano stati rinvenuti appunti sugli accordi con gli agenti di operazioni fittizie per onorare vecchi crediti. La tesi è stata confermata da alcune intercettazioni tra dirigenti e agenti.
Il caso di Davide Lippi è il più esplicito, almeno leggendo le carte dell’inchiesta, per lo scambio Spinazzola-Pellegrini: in quell’operazione infatti era già coinvolto un altro intermediario e lui, procuratore di Spinazzola, non poteva essere pagato per il lavoro fatto. La tesi è che per restituirgli quel credito, sia stato inserito come agente nel rinnovo di Chiellini.
Stefano Bertola, dirigente della Juventus preposto alla redazione dei documenti contabili all’epoca dei fatti, si lamentava, al telefono: “Questi rinnovano Chiellini e scopri che… si parla di una procura a Davide Lippi di 300 mila euro… che non ha fatto niente”, con Cherubini a confermare che avevano “fatto tutto Chiellini e Agnelli”.
Ne parla addirittura Andrea Agnelli: “Gli ho contestato anch’io il fatto… ma dice: ma su questo rinnovo non prendo niente? Ma neanche sarai presente”.