Il quotidiano Libero torna a scrivere sulla vicenda D'Onofrio e Trentalange:
"La Procura federale accusa Trentalange di «non aver intrapreso qualsiasi iniziativa per accertare i requisiti professionali e di moralità di D’Onofrio prima della proposta, peraltro formulata dallo stesso Trentalange». Perché il capo degli arbitri ha indicato come procuratore dell’associazione che presiede una persona sulla fiducia? Facile: era suo amico. E non voleva lasciarlo a piedi"
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