Kalidou Koulibaly ha approfittato del giorno libero per mettersi a fare il turista e ha voluto conoscere anche le radici di Napoli: qualche anno fa lo fece Rafa Benitez, che rimase stregato dalla bellezza del Cristo Velato e della Cappella Sansevero come di altri monumenti della città . Stavolta è toccato al difensore franco-senegalese che nel giorno di riposo concesso lunedì da Sarri è andato in visita con un blitz nel rione Sanità in compagnia della sua Charline: tappa alle catacombe di San Gennaro, dove è stato accolto dai ragazzi della cooperativa sociale “La Paranza” che le gestiscono dal 2008.
«Ci ha fatto una bella sorpresa — spiega Enzo Porzio, uno degli amministratori — il contatto è stato Matteo, un amico in comune che cura da sempre il look di Kalidou. à stato lui ad organizzare questa visita. Inizialmente il campione azzurro doveva restare poco, ma è rimasto talmente colpito che si è intrattenuto con noi per più di due ore. Tra l’altro gli abbiamo illustrato i nostri progetti per il sociale che lo hanno impressionato molto. Portiamo avanti tante iniziative, come l’abbattimento delle barriere architettoniche e i percorsi per i non vedenti».
Una “lezione” interessante: «Gli abbiamo mostrato le tombe dei primi cristiani ma anche degli esuli africani, accolti a Napoli. La nostra storia, dunque, è da sempre caratterizzata da una grande integrazione e per questo motivo abbiamo spiegato a Koulibaly che siamo sempre al suo fianco nelle battaglie contro il razzismo. Quando offendono lui, colpiscono pure noi».
Il difensore azzurro ha apprezzato molto pure la Cripta dei Vescovi che custodisce pregevoli mosaici, tra cui quello del vescovo di Cartagine, San Quodvultdeus. «Koulibaly — continua Porzio — è davvero molto interessato e gli abbiamo strappato una mezza promessa. Presto potrebbe visitare pure le catacombe di San Gaudioso, sotto la Basilica di Santa Maria della Sanità . Gaudioso è stato il vescovo di Abitine, in Tunisia. Speriamo che Koulibaly torni al più presto, magari per festeggiare tutti insieme qualcosa di importante — sorride Porzio — sono scaramantico e preferisco non aggiungere altro».