Notizie Calcio - NAPOLI. Ora vedremo se era solo una questione di numeri o c’è dell’altro dietro le difficoltà a sorgere di Piotr Zielinski, talento purissimo che illumina a tratti. L’arrivo di Gattuso può rigenerarlo, con lui si tornerà al 4-3-3, il modulo che esalta le sue caratteristiche, dove si trova naturalmente, nel quale si riconosce, incastrandosi a sinistra (ma anche a destra) del centrocampo a due passi dal regista, con compiti offensivi e di copertura. Zielinski è una mezzala e non è un caso che due anni senza interni siano trascorsi senza troppi sussulti. Con Ancelotti il polacco faceva soprattutto l’esterno sinistro, poi è stato scelto come centrale di centrocampo nonostante limiti evidenti che il campo ha confermato. Per questi e altri motivi la sua consacrazione, solo annunciata, non è mai avvenuta. Ma Zielinski ha ancora tanto da dimostrare e vuole provarci col nuovo corso, sperando anche nell’anno nuovo, rifugiandosi nella sua comfort zone che dovrà esserlo sul serio, non solo in teoria, altrimenti si faranno avanti quelli che lo hanno spesso criticato senza offrirgli alibi ai quali aggrapparsi.
RIPARTIRE. Zielinski riparte dal 4-3-3 di Gattuso e già col Parma ha lasciato intravedere qualcosa d’interessante pur senza esaltarsi particolarmente. Il polacco ha sempre ricoperto questo ruolo. Lo ha scoperto Sarri che ad Empoli decise di fargli abbandonare la mattonella della trequarti per sfruttare la sua qualità nella zona nevralgica del campo. Da allora Zielinski è rimasto fedele alla sua nuova vita mostrando le cose migliori: tiro, inserimento, assist, costruzione della manovra. Una pedina preziosa che Sarri ha sfruttato anche a Napoli come alter ego di Hamsik ma anche come suo alleato. Due anni alternandosi tra campo e panchina, poi l’arrivo di Ancelotti, preludio dell’exploit che in realtà s’è rivelato anticamera della flessione. Ma c’è ancora tempo per reagire.
DOVE GIOCA. Gattuso stima Zielinski e ha scelto di cambiare modulo anche perché sa che col 4-3-3 uno come il polacco può tornare a esaltarsi. Ma l’ex Udinese, nel caso, può agire anche come attaccante esterno a sinistra. Con Ancelotti sostituiva spesso Insigne sull’out mancino e anche con Sarri, in caso di emergenza, è stato provato nel tridente d’attacco. Zielinski ripartirà dall’unico gol realizzato a Udine e dalla voglia matta di riscattarsi per recuperare il tempo perduto. Vuoi vedere era solo una questione di numeri?