Il Roma - È naturale che da Ancelotti ci si aspettava qualcosa in più! A gennaio sarebbe stato opportuno rinforzarsi

Rassegna Stampa fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
Carlo Ancelotti, allenatore del NapoliCarlo Ancelotti, allenatore del Napoli

La legge del calcio non perdona. Si sa che se sprechi troppo poi vieni punito. E così è stato per il Napoli contro l’Atalanta. Niente Pasquetta felice per gli azzurri che ieri sera al San Paolo hanno alzato nuovamente bandiera bianca. Dopo il ko con l’Arsenal di Giovedì Santo, è arrivata la sconfitta nel Lunedì in Albis in campionato. Stavolta, però, c’è da rammaricarsi perché le occasioni per chiudere la partita dopo il gol di Mertens sono state tante. Con il 2-0 sarebbe stato difficile per Dea recuperare. Ed, invece, si è voluto salvare varie volte il portiere Gollini e la frittata è stata fatta. Dall’altra parte l’ex Zapata ha prima pareggiato e poi ha offerto l’assist a Palasic per il colpo di grazia ad Ospina. Si è cercato di recuperare fino all’ultimo secondo ma il Napoli non ce ne aveva più e Gasperini, espulso, ha potuto festeggiare un successo che lo lancia in piena zona Champions avendo agguantato il Milan al quarto posto.

Deve rammaricarsi il Napoli per non essere riuscito a conquistare tre punti che gli avrebbero permesso di avere aritmeticamente la qualificazione Champions in tasca. Sì perché la distanza dalla Roma sarebbe stata di 15 punti e visti gli scontri diretti a favore non ci sarebbe più stata la possibilità di recuperare. Invece no. Si è voluta fare male da sola la squadra partenopea e alla fine si è beccata anche i fischi dei pochi tifosi presenti al San Paolo. Bastava un poco più di attenzione sotto porta e per l’Atalanta non ci sarebbe stata più vita. Milik a tu per tu con Gollini ha voluto fare lo scavetto permettendo a Masiello di salvare incredibilmente. Lì doveva rompere la rete con una botta a colpo sicuro ma ha voluto fare il colpo di classe e per un centimetro è stato beffato. Ancelotti in panchina si è girato verso la sua panchina e ha detto: «Se ne sbagli troppi è normale che poi vieni punito».

Il rammarico è tanto perché per sessanta minuti ha comandato tutto il Napoli. I bergamaschi sembravano annichiliti e senza la possibilità di reagire. Il gol di Mertens col gluteo aveva fatto tirare un sospiro di sollievo. A quel punto si doveva dare il colpo di grazia alla Dea. Il raddoppio è stato sempre rimandato e purtroppo non è mai più arrivato. I bergamaschi hanno ringraziato per il grande regalo ricevuto e sfruttando la forza fisica di Duvan Zapata hanno ribaltato la partita festeggiando un prezioso successo. «Pretendo di più dai miei», ha ammesso Ancelotti in conferenza stampa.

L’allenatore vorrebbe che il campionato finisse domani per tirare un po’ il fiato e per programmare la prossima stagione. Ora senza motivazioni diventa uno sperpetuo fino al termine del torneo. Fortunatamente i punti dal secondo posto sono sei, le quarte non riusciranno mai ad usurpare la seconda piazza ma va detto che i napoletani meritavano qualcosa di più da questo campionato. Nel girone di ritorno si sono “ammosciati” tutti e perdendo alcuni punti di riferimento a centrocampo come Hamsik si è andati alla deriva. È naturale che da Ancelotti ci si aspettava qualcosa in più. Non solo dal punto di vista tattico ma anche per quanto riguarda il mercato. A gennaio sarebbe stato opportuno rinforzarsi ed, invece, addirittura sono stati ceduti due centrocampisti. Risultato? Cammin facendo la in mezzo ci si è trovati corti e facendo giocare sempre gli stessi uomini ci si è affannati. Questo caro Ancelotti non dovrà più accadere.

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