Il Roma - Caso Ospina, Ancelotti si è arrabbiato con un uomo dello staff medico per non aver fatto uscire subito il portiere

Rassegna Stampa fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
Il Roma - Caso Ospina, Ancelotti si è arrabbiato con un uomo dello staff medico per non aver fatto uscire subito il portiere

Paura sì ma alla fine tutti felici e contenti. Anche per le condizioni di David Ospina che si sono rivelate subito buone dopo il ricovero all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Torna a vincere il Napoli e l’ha fatto con non poche sofferenze. Dopo l’uno due veloce di Younes e Callejon contro l’Udinese, sembrava una domenica pomeriggio tranquilla. Ma non si erano fatti i conti con la reazione dei friulani che sfruttavano le distrazioni difensive e la scarsa attenzione del portiere colombiano per accorciare prima con Lasagna e pareggiare poi con Fofana. Ad un certo punto Ospina si accasciava a terra e si era temuto il peggio. Ancelotti dalla panchina si arrabbiava con un uomo dello staff medico perché sarebbe stato giusto farlo uscire subito il numero uno sudamericano dopo lo scontro con Pussetto al quarto minuto. Si andava al riposo, quindi, con un pari ma con la consapevolezza di poterla cambiare di nuovo. E così è stato. Anche perché ci hanno pensato gli attaccanti veri a fare la differenza. Il solito Milik ha piazzato il colpo vincente e poi la ciliegina ce l’ha messa Mertens che si è sbloccato dopo un lungo periodo di digiuno.Va detto che il nostro “Ciruzzo” in precedenza aveva confezionato i due assist per Younes e Callejon. A prescindere da tutto, il Napoli doveva assolutamente muovere la classifica. Nelle ultime due gare aveva conquistato un solo punto. Quello di domenica scorsa con il Sassuolo. Adesso con questo successo ha rimesso un po’ di cose a posto e si è tolto lo sfizio di accorciare un pochino nei confronti della Juventus che ad ora di pranzo aveva perso per la prima volta in stagione in casa del Genoa. Quindici lunghezze sono sempre tante ma almeno si arriva alla sosta con tanta serenità per poi riprendere i giochi tra quindici giorni con la Roma all’Olimpico. L’11 e il 18 aprile, poi, ci sarà la grande sfida con l’Arsenal per poter ambire alle semifinali di Europa League. «Queste due partite ci daranno molti stimoli», ha spiegato Ancelotti in conferenza. È naturale che non si deve perdere di vista il secondo posto. Che ora è di nuovo blindato ma non ci si può distrarre troppo spesso. Ieri sera è accaduto di nuovo dopo che sembrava che il discorso fosse chiuso con le due reti nel giro di otto minuti. Poi c’è stato un blackout. Anche per il merito dell’Udinese che ha giocato sempre bene sfruttando gli spazi che si aprivano per andare in contropiede. Ancelotti, poi, una volta andato negli spogliatoi ha messo sotto i suoi e gli ha detto come cambiare la partita. Ed è successo che nella ripresa si è stati molto compatti e quando ci sono state le possibilità si è puniti gli avversari. La bella notizia della giornata è sicuramente il ritorno al gol di Mertens. Dries aveva segnato l’ultima volta il 29 dicembre scorso decidendo l’incontro con il Bologna. Da quel momento in buio fino ad ieri sera. Ma chi merita la copertina è Amin Younes. Schierato a sorpresa sulla corsia sinistra, il tedesco si è messo subito in mostra. Ha sbloccato il risultato con un tiro a giro alla Insigne ma ha anche lavorato per la squadra dimostrando di conoscere molto bene il gioco di Ancelotti. «Può darci una mano», ha dichiarato l’allenatore. Che alla vigilia della sfida con l’Udinese aveva perso pure Fabian. Lo spagnolo andava a fare compagnia ad Albiol, Insigne, Chiriches e Diawara. Una carneficina vera e propria che poteva riflettersi negativamente sulla partita. Poi il ko di Ospina. Ma alla fine tutto è bene quello che finisce bene.

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