Ultimissime Napoli - Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
Presidente Preziosi, qual è il suo stato d’animo oggi?
"Mi sento un po’ mortificato. Ditemi, chi mai se lo sarebbe aspettato? Siamo sempre stati attenti e scrupolosi nell’applicazione delle norme, non avevamo avuto alcuna positività, e adesso sta succedendo tutto questo. È qualcosa che ci fa pensare, ma il mio primo pensiero, e ciò che ora più di ogni altro aspetto mi sta a cuore, è che i giocatori del Genoa restino asintomatici e che nessuno abbia conseguenze, così come è successo e accade per tante persone, siano sportivi e non".
Sabato è in calendario l’anticipo al Ferraris con il Torino.
"Sappiamo che sopra ogni cosa esiste la regola del buon senso e che in queste condizioni la partita non si può giocare. Anche perché ai più sinora è sfuggito un aspetto che reputo invece fondamentale: a parte l’elevato numero di giocatori del Genoa positivi, noi non possiamo neppure allenarci con quanti sono invece negativi. Vedremo poi di trovare una data del recupero che possa stare bene a tutti".
La vostra situazione non ha una spiegazione logica, però.
"Mi sembra tutto sconcertante, non eravamo preparati a questo. È un fatto straordinario che riguarda il Genoa in primis, ma di riflesso tutto il mondo del calcio. Per evitare di correre rischi forse bisognerebbe giocare in un monastero e non uscire mai...".
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