La Serie A importa un po’ meno stranieri e importa diverso. I nuovi sono 65, 6 meno dell’anno scorso e 10 meno di due anni fa. Sono differenti i bacini di pesca, come racconta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
"L’anno scorso arrivò un alieno mai visto, Ronaldo, seguito da qualche veterano alle ultime cartucce e interessanti gemme giovani da sfaccettare (Lautaro, Kluivert, Aina, Ruiz). Ora l’ultimo concetto si ripete, ma al posto dell’alieno ci sono almeno una mezza dozzina di terrestri parecchio dotati. Si può scommettere a occhi chiusi sul talento da pantera di Leao (Milan), sulla letale testa da scacchista di Mkhitaryan (Roma), sul «Lavezzi che fa più gol» Lozano (Napoli, descrizione di Pierpaolo Marino).
Poi c’è il riciclo, che quest’anno è andato di moda. Sono quelli che nell’elenco non ci sono ma che comunque avete già visto: li abbiamo ceduti a milionate anni fa oppure mollati perché non hanno attecchito, e ora li riprendiamo. E se l’Inter da Sanchez si aspetta le magie ad alta velocità di Udine e il Napoli da Llorente quelle belle lotte d’area che faceva a Torino, altri come Rebic, Murillo o Rigoni hanno un’altra occasione per splendere"