L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive sul futuro di Osimhen:
"Aurelio De Laurentiis è un uomo (anche) prudente, conosce il mondo e dunque la vita, sa che ci sono principi a cui ogni tanto qualcuno finisce per derogare, anche in presenza di un contratto. Ed avendo speso nel 2020 per Osimhen 49 milioni di euro, che certo sono stati ammortizzati ma che hanno incluso poi comunque una ventina di milioni di ingaggio circa, non ha alcuna intenzione, proprio all’imbrunire, di ritrovarsi con qualche ferita nel bilancio da leccare. E poi ci sono i patti, carta canta, che vanno ossequiati, e se nel dicembre del 2023, con tanto di rinnovo a undici milioni netti, diventati adesso dodici dal primo di luglio, è stato deciso che quello sforzo andava ripagato con 75 milioni, non c’è verso di farlo indietreggiare.
Non lo fece neppure per Higuain, chiaramente; né per Cavani: e dunque, al Galatasaray, per par condicio, viene riservato lo stesso trattamento della Juventus e del Psg. Settantacinque milioni di euro, pagabili possibilmente subito, però, sembrano rappresentare uno sforzo gigantesco che il Galatasaray vuole fronteggiare a modo suo: 40 cash, 17,5 entro il 31 maggio del 2026, la stessa somma a distanza di altri dodici mesi. In tre rate, dunque si chiuderebbe".