Ultime notizie SSC Napoli - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera. Vi proponiamo alcuni brevi stralci.
Cinque anni dopo, il fallimento del club le fornì l’occasione.
«Avevamo appena finito di girare a Los Angeles Sky Captain and the World of Tomorrow, una mega produzione con Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Jude Law. Era agosto, do loro appuntamento per settembre per organizzare il tour mondiale di promozione del film. Prima c’erano le mie settimane sacre a Capri. Devo sapere che al Quisisana c’è un bellissimo teatro che diventava il mio ufficio, dove esaminavo in santa pace tutte le sceneggiature dei film da realizzare. Sul tavolo da lavoro erano sparsi i quotidiani, all’improvviso mi cade l’occhio sul Corriere dello Sport dove c’è una grande foto di Gaucci con il titolo Compro il Napoli per 5 milioni. Ma come Gaucci compra il Napoli, no, lo compro io».
«All’epoca mica sapevo che era stato il direttore generale del Napoli ai tempi di Maradona. Io ero completamente digiuno di calcio. Sì, da bambino con papà tifavamo Napoli, ma non avevo seguito tutte le sue avventure. E disavventure. Avevo chiesto in giro quali fossero i due club che overperformavano rispetto al loro bacino di mercato: mi dissero l’Udinese e il Chievo, cercai di ingaggiare i loro dirigenti, dovevano essere bravi. Sartori del Chievo mi disse che era impegnato, ma secondo me non sarebbe sceso in serie C neanche dipinto. Marino invece ci raggiunse a Gstaad, dove stavamo girando Christmas in Love. Andammo a cena e parlammo fino alle 5 del mattino. Mi pare ci fosse anche Danny De Vito, sì, che aveva una parte nel film. Restava da ottenere il sì del giudice fallimentare, mi presentai all’udienza con una squadra di avvocati che parevano gli Avengers, e il giudice col suo eloquio lentissimo raccontò che la figlia s’era appena laureata con una tesi sulla gestione dei club calcistici, e siccome lui l’aveva letta sapeva quanto fosse difficile tenere i conti in ordine. Mezz’ora di questa menata, non sapevamo più dove guardare, ma alla fine mi diede il Napoli».