Intervista fuori dagli schemi per il presidente del Napoli Aurelio DeLaurentiis, che ai taccuini di Repubblica si lascia andare ad una lunga conversazione che non verte sui temi calcistici.
È vero che non ti piace la pizza napoletana, e preferisci la Romana?
“Qua non è questione di campanile. Io mangio la pizza solo quando non è indigesta. E allora lo chiedo a te: come si può mangiare una pizza che viene cotta – e spesso bruciata – in un minuto in un forno a legna, legna di cui spesso e volentieri si sa poco o niente? Per inciso, mi dicono che sta uscendo il divieto di usare forni a legna. Ce ne sono di eccellenti elettrici. Vedremo, anche la questione dell’impiego dei lieviti. Comunque la pizza ha da essere cotta senza rovinarla. E poi basta co’ ‘sto Champagne, neanche la birra va bene. Io la mangio solo col vino rosso.
Vengo da una famiglia di antichi pastai, mio nonno Aurelio – guarda le etichette dell’epoca – produceva fantastici ziti e i fusilli col buco. E ho un armadio tre metri per quattro dove trovi ogni possibile tipologia. Certo, spaghetto e linguina sono capitoli a parte, ma io il pacchero che oggi va per la maggiore, il pacchero non lo capisco. Col pesce, poi. Semmai col ragù!”