Napoli - A Napoli il sogno del secondo scudetto di fila ha sempre partorito mostri. E ha sempre coinciso con annate diventate tristemente indimenticabili. Nel 1988, il più forte Napoli di Maradona, certamente quello più spettacolare (lâunico con Diego, Giordano e Careca), produsse un suicidio sportivo che ancora oggi alimenta discussioni in città . La gioiosa macchina da guerra non resse al duplice conflitto: quello interno, con Ottavio Bianchi a dir poco mal sopportato dallo spogliatoio; e quello esterno, con la nascente corazzata del Milan berlusconiano guidato dallâex sconosciuto Arrigo Sacchi, Gullit e compagnia. Lo scrive il Corriere dello Sport.