«Ad esempio, continuare ad essere noi stessi, perché abbiamo fatto vedere tante belle cose, soprattutto nella prima fase della stagione, e poi aggiungerci altro: ci vuole maggior cattiveria e cinismo sotto porta, ma non solo. Saremo una squadra aggressiva, che produrrà attraverso la personalità»
L'edizione odierna del Corriere dello Sport riparte dalle parole dell'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti, a stagione conclusa ed in vista della prossima. Dove migliorare gli azzurri? Se lo chiede il quotidiano, del quale vi proponiamo uno stralcio dell'analisi.
"Se 79 punti vi sembrano pochi e 74 reti sono stati ininfluenti, se non è stato sufficiente il tridente, poi un mezzo albero di Natale e infine la metamorfosi con il 4-4-2, se Insigne da punta centrale non è bastato e neanche le 20 reti di Milik, le 19 di Mertens; se Fabian con Zielinski è diventata un’idea per (ri)costruire un’Idea, allora sarà indispensabile altro ancora per un allenatore che ha vinto tanto e che vorrebbe continuare a farlo. E andranno quindi colmate quelle lacune, l’autorevolezza ad esempio, che rappresenta un «fattore» in gare «sporche» ma anche in quelle «pesanti»"