Napoli - Si parla tanto del futuro di Antonio Conte e di cosa può accadere a Napoli, ma per il Corriere dello Sport non ci saranno sorprese e la prossima settimana andrà in scena anche l'incontro tra il presidente De Laurentiis e l'allenatore per dare continuità a questo nuovo progetto.
Aurelio De Laurentiis rientrerà lunedì in Italia dalle Maldive, dove ha trascorso qualche giorno di vacanza insieme con lady Jacqueline, e a metà settimana dovrebbe incontrare a Napoli il sindaco Manfredi per continuare ad affrontare la questione dello stadio.
Come riportato dal Corriere dello Sport però in agenda anche impegni legati al nuovo centro sportivo che dovrà ospitare la squadra nei prossimi anni. E, soprattutto, l’incontro con Antonio Conte: l’idea che si fa strada è quella di anticipare i tempi e non arrivare alla fine del campionato senza fissare i criteri fondamentali della programmazione del futuro. Il presidente e l’allenatore, l’ad Chiavelli e il ds Manna. Dovrebbe essere questo lo schieramento dell'incontro per programmare il futuro.
La data? La riunione potrebbe-dovrebbe andare in scena proprio la prossima settimana, o comunque a ridosso della partita contro il Genoa. Poco prima o un attimo dopo. L’idea è attendere di chiudere la trasferta a Lecce e poi iniziare a dettare i ritmi portanti della programmazione. Nessuno ha intenzione di distogliere l’attenzione dal campo e da un campionato che la squadra comanda in testa alla classifica con tre punti di vantaggio sull’Inter a quattro giornate dalla fine, tre dopo la sfida di sabato al Via del Mare, ma è ovvio che per scrivere un futuro all’altezza delle attese di Adl e Conte bisogna chiarire le prospettive e soddisfare le necessità di ognuno. Nel nome del bene supremo: il Napoli.
La situazione, al momento, è stata sempre raccontata in maniera molto chiara da tutte le parti in causa: Conte ha la legittima esigenza di allenare un gruppo all’altezza di competere ad alti livelli sia in campionato sia in Champions e chiede garanzie in tal senso. De Laurentiis, dal canto suo, è pronto a mettere sul tavolo il tesoro fondato sulla cessione di Kvara al Psg - 70 milioni -, sul ricavato della prossima cessione di Osimhen - 75 milioni - ed eventualmente sui proventi di altre storie di mercato (in uscita) da definire. Dagli eventuali riscatti dei giocatori in prestito a eventuali partenze. Il mercato estivo 2024, senza Champions, è stato straordinario: Adl ha investito 150 milioni soltanto in cartellini e soprattutto ha assecondato esigenze dell’allenatore e strategie del ds. Poi, a gennaio, è accaduto qualcosa: l’addio di Kvaratskhelia e l’indebolimento della squadra prima in classifica hanno creato qualche crepa e insinuato riflessioni. E come se non bastasse sullo sfondo si sono allungati gli spettri di nobili a caccia di riscatto come Milan e soprattutto Juve. E si sa, Antonio Conte è lo specialista di imprese impossibili e ricostruzioni sulle macerie.
Il tecnico è legato al club fino al 2027, cioè ha altri due anni di contratto, e ha spiegato chiaramente di adorare la città, i tifosi e l’ambiente, ma le dichiarazioni pre e post Monza hanno evidenziato anche altre esigenze. De Laurentiis ha delegato a Conte l’intera gestione della squadra e del mercato dimostrando enorme rispetto e riservatezza, ma una cosa prima di Pasqua l’ha detta: «Nei prossimi anni ci divertiremo molto». Ecco perché diventa importante anticipare la riunione sul futuro. Il ds Manna, tra l’altro, sta già progettando gli acquisti del futuro mentre Chiavelli, la figura strategica di tante operazioni, è al lavoro nell’ombra. Non resta che attendere il ritorno al futuro di De Laurentiis.