Napoli Calcio - In un contesto di crisi economica, dove l’imperativo è la sostenibilità dei costi, il rinnovo dei contratti in scadenza dei giocatori non è più considerato attività ordinaria. Anzi. I conti dei club in sofferenza per la pandemia non vengono ritenuti dai calciatori, unica categoria del settore a non aver pagato tributi all’emergenza virus, dei deterrenti a chiedere aumenti di stipendio.
Come riporta Il Corriere della Sera:
"L’esigenza di Lorenzo Insigne di ottenere un ingaggio da 6 milioni di euro non ha fatto battere ciglio al presidente De Laurentiis che attende che sia il giocatore, senza intermediazioni, a muovere il primo passo. Di certo, con la necessità di abbattere il monte ingaggi del Napoli attestatosi a 156 milioni di euro, il presidente dei partenopei appare poco sensibile davanti ai desideri del capitano. Correrà piuttosto il rischio di tenere l’attaccante anche senza prolungamento".