Ultimissime - Via in Veneto ai test rapidi sierologici. Il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato che si comincerà da operatori sanitari e dipendenti delle case di riposo, i più esposti al rischio. A validare le analisi i laboratori di Padova e Verona. «Eravamo conosciuti come quelli dei tamponi, ora compiamo un altro passo».
Come riporta Il Corriere della Sera:
"Procedono in ordine sparso le altre Regioni sulla scelta di adottare i test che rivelano se un individuo sano, senza sintomi, è stato contagiato dal virus Sars-CoV-2 e ha sviluppato gli anticorpi che lo difenderanno dallâinfezione. Ministero della Salute e Comitato tecnico-scientifico auspicano una strategia nazionale e avvertono: «I kit non sono sicuri e affidabili, possono dare risposte erronee». Però ormai la corsa agli screening è scattata e almeno 36 laboratori pubblici sono stati incaricati delle analisi. Nellâincertezza câè chi attende. Come la Lombardia, prudente. Anche il Lazio preferisce procedere piano. Lâassessore alla Sanità , Alessio DâAmato, ritiene «imprescindibile unâunica strategia nazionale e un tetto tariffario per evitare speculazioni». La Calabria, inizialmente determinata ad allargare i controlli, attende «di capire meglio lâefficacia dei test sierologici». Screening di massa in Toscana con test sierologici accompagnati da tamponi. Una sperimentazione analoga, con il doppio test, è partita in Puglia al Policlinico di Bari. In arrivo in Emilia-Romagna i primi 50mila kit. Lunedì via allo screening nelle Marche".