Notizie - Il primo decreto firmato dal Premier Conte, il 22 marzo, scade il 3 aprile riguardante la chiusura di tutte le attività non di prima necessità. Ci vorrà ancora tempo per ritornare alla vita di sempre e il Governo prorogherà il Dpcm fino al 18 aprile. Ecco quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera.
Confermare la chiusura totale e i divieti di spostamento per altre due settimane, valutando però la possibilità di concedere alcune deroghe, seppur minime, per le aziende. È questa l’ipotesi alla quale lavora il governo in vista del 3 aprile, quando scadrà il decreto firmato il 22 marzo scorso dal premier Conte per fermare il contagio da Coronavirus con l’obbligo per tutti di rimanere a casa.
La prima tappa sarà dunque il 3 aprile quando sarà firmato un nuovo Dpcm che confermerà le misure attualmente in vigore fino al 18 aprile. Le difficoltà economiche in cui versano le aziende, anche quelle medio-piccole, convincono Palazzo Chigi sulla necessità di effettuare un monitoraggio costante che possa portare a una valutazione rispetto ad alcune deroghe. Rimane infatti la preoccupazione di «tenere il Paese dal punto di vista psicologico e sociale», come viene ripetuto nelle riunioni di governo e con le Regioni, consapevoli però che anche il minimo allentamento dei divieti ora in vigore rischia di far impennare nuovamente il numero dei contagi e dunque di prolungare per un periodo molto più lungo il lockdown italiano. E dunque si valuterà con imprenditori e sindacati se possano esserci dei settori produttivi che possano cominciare a ripartire.