Coronavirus, asintomatici e casi meno gravi: il virus può resistere anche 50 giorni, il caso Dybala
Ultime coronavirus - La notizia che Paulo Dybala sarebbe ancora positivo al Covid-19 dopo 40 giorni e quattro tamponi ha fatto il giro del mondo, ma il caso dell'attaccante della Juventus non sembra affatto un'eccezione. Anche nei nostri ospedali i medici hanno segnalato moltissimi casi di pazienti guariti, o totalmente asintomatici dall'inizio, ma ancora positivi dopo oltre 40-50 giorni dal primo tampone.
Il virus può resistere anche 50 giorni, il caso Dybala
Come riporta Il Mattino:
"La stessa situazione era stata denunciata nei giorni scorsi anche dal 32enne giornalista delle Iene, Alessandro Politi, contagiato dal coronavirus, guarito rapidamente dai sintomi lievi dei primi giorni, ma risultato ancora positivo dopo 45 giorni. Potrebbe incidere paradossalmente la giovane età e la buona salute sulla permanenza del virus nell'organismo in assenza di sintomi? à solo una delle infinite risposte possibili e su cui al momento non v'è alcuna certezza. Vero è che altri pazienti celebri, più avanti con l'età , come Carlo d'Inghilterra, ma non solo, se la sono cavata in pochissimi giorni.«La permanenza del virus nell'organismo dipende dall'età ? E chi può dirlo? Certo è che ciascuno di noi risponde in maniera diversa al virus, ogni persona è geneticamente attrezzata per rispondere in modo diverso a qualsiasi infezione - chiarisce il direttore del reparto malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli - Lo dimostra anche la grande differenza di gravità della malattia espressa nelle varie fasce di età , nei maschi rispetto alle femmine, nella condizione di salute soggettiva e così via. Abbiamo individuato dei fattori, ma non abbiamo ancora abbastanza conoscenze sugli aspetti genetici soggettivi. Proprio questa soggettività implica che alcune persone pur in assenza di sintomi abbiano la tendenza a portare avanti in tempi lunghi un'infezione attiva. Dopo di che è molto probabile che questo virus non cronicizzi, ma che ci siano forme protratte di infezione sì. Spesso proprio in casi in cui non vi sia stata una manifestazione grave»".